I tagli per la stabilità
Approvato dal Consiglio dei ministri il Ddl Stabilità: per i carabinieri e la polizia previsti tagli per 60 mln di euro nel biennio 2012-2013
Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha approvato il Ddl Stabilità. "Non ci sono stati voti contrari", ha assicurato il ministro della Difesa Ignazio La Russa in una conferenza stampa a palazzo Chigi. "Siamo pronti a ripartire con la finanziaria e abbiamo di fronte tagli dolorosi per i ministeri. Tagli di cui si discuterà, perché ciascuno cercherà di ridurre i suoi. Mi auguro, sono sicuro che arriveremo a delle decisioni di buon senso, che saranno accolte da tutti", ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando prima del via libera del Consiglio dei ministri. "La prossima settimana arriverà il decreto per la crescita e lo sviluppo", ha poi annunciato il premier.
Nel ddl stabilità, tanti i tagli, alcuni dei quali preoccupanti. Ad esempio, quelli al settore della sicurezza, che colpiranno l'arma dei carabinieri e la polizia, sono tagli per 60 milioni di euro nel biennio 2012-2013. Infatti, nella bozza approvata in Cdm, si prevede "al fine di razionalizzare e riorganizzare la spesa" come previsto dal decreto di ferragosto, "anche attraverso il più razionale impiego delle risorse umane, logistiche, tecnologiche e dei mezzi delle forze di polizia nell'espletamento dei compiti di ordine di sicurezza pubblica, è disposta, fermo restando il conseguimento degli obiettivi di sicurezza pubblica nell'ambito delle risorse disponibili, la riduzione dello stanziamento previsto nello stato di previsione del ministero dell'interno, missione ordine pubblico e sicurezza" di 10 milioni di euro per il 2012 e di 50 milioni di euro a partire dal 2013 "nella misura del 50% per la Polizia e del 50% per i carabinieri".
Ma non finisci qui. Previsto anche un taglio di due milioni di euro delle spese per il vitto dell'arma dei carabinieri e della Guardia di finanza. "Gli stanziamenti per l'anno 2012 delle spese di vitto per il personale dell'Arma dei carabinieri impiegato in servizio di ordine pubblico fuori sede e per il personale della Guardia di finanza impiegato per il servizio di ordine pubblico" nello stato di previsione del ministero dell'Interno, a partire dal 2012 sono ridotti di un milione di euro "per ciascun capitolo".
I tagli, ovviamente, non interesseranno soltanto le forze dell'ordine. Per esempio, gli aspiranti dipendenti della pubblica amministrazione dovranno pagare una 'tassa' compresa tra 10 e 15 euro per partecipare ai concorsi "per il reclutamento del personale dirigenziale delle amministrazioni pubbliche", un "diritto di segreteria, quale contributo per la copertura delle spese della procedura".
Extra gettito asta frequenze non andrà al settore Tlc - Le maggiori risore in arrivo dall'asta delle frequenze 4G non andrà al settore Tlc. Resta confermata la distribuzione delle risorse incassate in più dalla vendita delle frequenza, pari a circa 1,6 miliardi, che andranno per il 50% al fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato e per il restante 50% al fondo istituiti presso il ministro dell'Economia. In particolare è previsto "un fondo speciale, che - ha spiegato il ministro La Russa - verrà redistribuito secondo le esigenze con priorità al comparto della sicurezza e difesa".
Tagli a monopoli Stato per 50 mln - I monopoli di Stato dovranno tagliare le spese per un importo minimo di 50 milioni di euro. "L'amministrazione autonoma dei monopoli dello Stato, nell'ambito della propria autonomia - si legge nel documento - adotta misure di razionalizzazione organizzativa volte a ridurre le proprie spese di funzionamento, con esclusione delle spese di natura obbligatoria e del personale, in misura non inferiore a 50 milioni, a decorrere dal 2012".
Elenco nazionale dei giudici tributari - Arriva l'elenco nazionale dei giudici tributari, dove confluiranno i giudici regionali e provinciali. Nella bozza si legge che viene istituito "il ruolo unico dei componenti delle commissioni tributarie, tenuto dal Consiglio di presidenza, della giustizia tributaria. Nel ruolo unico sono inseriti i componenti delle commissioni tributarie provinciali e regionali, nonché i componenti della commissione tributaria centrale", in servizio alla data di entrata in vigore del ddl stabilità.
Un discorso a parte si deve fare sui buoni pasto agli statali che, in un primo momento, si era detto dovessero rimanere solo per il personale che nell'arco di una giornata lavora per otto ore. "Al personale, anche con carica dirigenziale" delle amministrazioni pubbliche, era scritto nella bozza, "non possono essere corrisposti buoni pasto nei giorni in cui la prestazione lavorativa effettiva, attesa mediante i sistemi automatici di rilevazione, sia minore alle otto ore".
Subito dopo l'approvazione del ddl, il governo ha dichiarato con una nota che: "Nel testo definitivo la norma (sulla riduzione dei ticket per gli statali che lavorano meno di otto ore, ndr) non c'è, ogni polemica sull'argomento è fuori luogo e strumentale". A confermarlo anche il portavoce del ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta: "Le norme riguardanti i buoni pasto e l'equo indennizzo non saranno inserite nel testo definitivo del disegno di legge di stabilità approvato ieri in Consiglio dei Ministri, in quanto le stesse presentano profili di incostituzionalità e problemi applicativi".
Nel corso dell'esame della Legge di Stabilità, il Cdm ha integrato le risorse del Ministero dell'Ambiente con 300 milioni di cui 150 a valere sui fondi della banda larga e 150 sulla quota nazionale del Fondi di Servizio. Inoltre, per dare continuità nei prossimi anni alle politiche per la prevenzione del dissesto idrogeologico sono stati previsti per il ministero dell'Ambiente 500 milioni di fondi Fas. "Abbiamo recuperato - ha affermato il ministro Stefania Prestigiacomo - i fondi necessari per attuare, seppure nelle difficoltà attuali, le nostre politiche ambientali. Aver ottenuto 300 milioni, immediatamente spendibili, ci consentirà di realizzare gli interventi programmati. Sul fronte del dissesto idrogeologico, i fondi Fas assicurano la continuità degli interventi programmati, che sono fondamentali per mettere in sicurezza le aree considerate più a rischio del nostro territorio".
"Un passo in avanti che, nell'attuale situazione economica, è certamente significativo. Il ministero dell'Ambiente recupera però solo parzialmente l'emorragia economica delle ultime manovre finanziarie". Così il WWF Italia ha commentato la notizia. "Pur considerando l'incremento ottenuto - ha spiegato l'associazione in una nota - il ministero dell'Ambiente rimane comunque al 50% in meno della disponibilità economica lasciata dal Governo Prodi (1 miliardo e 648 milioni di euro secondo il bilancio 2008). L'auspicio dunque è che, anche grazie ai Fondi FAS, ripartano ora gli investimenti in campo ambientale puntando in primo luogo alla difesa del suolo e al dissesto idrogeologico e alle bonifiche delle aree contaminate, oltre che al contrasto dei cambiamenti climatici e agli investimenti a sostegno dell'efficienza energetica, della mobilità sostenibile e della prevenzione dell'inquinamento atmosferico. Rispetto a questi temi non si tratta solo di salvaguardia ambientale ma di tutela della salute pubblica".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign]