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I Teen-ager europei ''ossessionati'' dall'invecchiamento, diventano sempre più novelli Dorian Gray

Secondo dermatologi, chirurghi e psicologi il plagio culturale rivolto ai giovani europei è allarmante

20 novembre 2004

E' la nostra malattia, l'ossessione che maggiormente colpisce l'uomo occidentale contemporaneo e sempre più va dilagando e sempre più diventa insensata. Stiamo parlando dello scorrere del tempo e del consequenziale, naturale, deperimento del corpo. La dannata ricerca dell'eterna giovinezza.
Finora la paura di invecchiare sembrava colpire gli over 30, non certamente i teen-ager. Ma i tempi cambiamo, passano, corrono e nella civiltà dell'immagine sono sempre di più i giovani vittime della paura di invecchiare.
Come è già avvenuto per gli interventi chirurgici, ora anche dai dermatologi arrivano frotte di ragazzini e ragazzine che, di fronte allo specchio, non riescono ad accettarsi e che vedono in quella immagine riflessa mappe di terribili imperfezioni.
I dermatologi europei, che si sono riuniti in conferenza a Firenze nei giorni scorsi, parlano di allarme.

Oggi sono circa seimila i ragazzi sotto i 18 anni ed almeno 60 mila in Europa a chiedere i trattamenti nati e fino a poco tempo fa utilizzati solo sugli adulti. I ragazzini arrivano con richieste ben precise, vogliono iniezioni di botulino e collagene, peeling chimici e dermoabrasioni.
Pensano così, forse, di prevenire l'invecchiamento ed eliminare piccole imperfezioni a volte invisibili anche agli occhi degli esperti.
Il quadro è delineato con chiarezza dalle statistiche di buona parte dei paesi occidentali. I botox-babies (i giovani botulinici) l'anno scorso negli Stati Uniti sono stati 5.600. Ora anche i ragazzi europei e, anche se di meno, quelli italiani vogliono la tossina botulinica nel viso.

L'American society of dermatology surgery ha definito "inappropriate queste procedure per i teen ager" e il botulino viene indicato solo per i rari casi di sudorazione eccessiva. Anche l'European academy of dermatology and venereology riunita a Firenze per il XIII congresso ha assunto la stessa posizione: niente iniezioni di tossina botulinica e di collagene per i minorenni, ma i numeri sono allarmanti e dietro queste richieste, secondo gli esperti, si nascondono nevrosi e sfociano altre malattie come la dismorfofobia, un disturbo che impedisce di vedersi come realmente si è.

Nell'Europa mediterranea il fenomeno sembra meno evidente, ma le richieste sono in sensibile aumento. Il fenomeno è molto più sviluppato nel Nord Europa. Le tredicenni oggi hanno già sulla pelle le lentigo senilis, le macchie scure che una volta erano tipiche degli anziani, ribattezzate ora lentigo solaris, perchè sulle giovani dipendono dal troppo sole. I medici hanno difficoltà di fronte alle richieste sempre più pressanti dei giovanissimi che arrivano accompagnati spesso da mamme e nonne, più sensibili ai problemi dei piccoli di casa.
Che il problema sia un fatto psichico e di disgregazione comportamentale dovuta alle assolute e crudeli regole mediatiche dell'apparire c'è lo può ben raccontare l'assurda, per quanto tragica, storia di un giovane "Dorian Gray" 19enne, un modello che aveva sfilato per Armani, ma che per un naso che non accettava si è suicidato.
L' identikit di questi giovani, che come il Dorian Grey di Oscar Wilde sarebbero pronti a vendersi l'anima pur di non rinunciare alla propria giovinezza, è quello di ragazzi che vengono da famiglie con una certa disponibilità economica, esteticamente già molto piacenti, ma psicologicamente spesso immaturi. Tuttavia capaci di convincere le famiglie a seguirli negli studi dei dermatologi.

Alla luce di questi riconosciuti fatti, quindi, i dermatologi non esagerano ad utilizzare la parola "allarme", se poi vediamo quello che un sondaggio fatto in Gran Bretagna ha dimostrato, chiunque può ben comprendere che l'anomalia è veramente più grave di quello che si possa credere.
Secondo il sondaggio realizzato dalla società di ricerche di mercato inglese Mintel, in Gran Bretagna il 63% delle bambine tra i 7 ed i 10 anni si mette il rossetto e l'80% usa lo smalto per le unghie. La tendenza si fa più pronunciata con il passare degli anni.
Nella fascia di età tra gli 11 ed i 14 anni, i tre quarti delle ragazzine usa l'ombretto, il 71% si mette il mascara e quasi la metà si dipinge le labbra tutti i giorni. Insomma, stando ai dati, su un campione di 5.856 giovani tra sette ed i 19 anni, il 90% delle ragazzine di 14 anni si trucca regolarmente.
Il sondaggio ha inoltre evidenziato che gli autoabbronzanti sono molto popolari tra le ragazzine: li usano il 13% di ragazzine tra gli 11 ed i 12 anni ed il 20% di quelle tra i 13 ed i 14. Le tinture per capelli sono anche molto in voga e vengono scelte dal 35% delle adolescenti tra i 13 ed i 14 anni.

Secondo Claire Hatcher, un'analista di Mintel, la passione delle adolescenti per i prodotti di bellezza viene incoraggiata molto dalle riviste a loro indirizzate e dalle strategie di marketing impiegate dalle società che producono cosmetici per le giovanissime. ''Le ragazzine hanno sempre voluto provare i trucchi della madre, ma l'introduzione di prodotti scintillanti e chiaramente per giovani ha reso i cosmetici più accessibili, facendoli sembrare, agli occhi dei genitori, più una fonte di divertimento che una cosa eccessivamente sexy.
Dai risultati del sondaggio, Mintel ha ipotizzato che le società di cosmetica potrebbero introdurre con grande successo distributori di rossetti e mascara nelle scuole. Il suggerimento di Mintel non ha mancato di far infuriare le associazioni degli insegnanti. 

Secondo lo psicologo David Spellman, bombardati da immagini pubblicitarie modificate attraverso il computer, i giovanissimi avrebbero sviluppato opinioni errate per quanto riguarda l'apparenza fisica. ''Non c'è una singola immagine non ritoccata'', ha detto Spellman, aggiungendo: ''I giovani sono considerati consumatori e c'è chi fa un sacco di soldi indirizzando i prodotti alle giovanissime''.
Anche se il sondaggio non distingue tra chi si trucca per divertimento e chi invece lo fa regolarmente, i suoi risultati confermano il fatto che i giovani, in particolare le ragazzine, d'oggi vengono spinti a esprimere la propria identità sessuale molto prima della pubertà.
Tale tendenza ha già in passato preoccupato e sollevato proteste. All'inizio dell'anno l'associazione britannica degli insegnanti e dei professori aveva condannato le riviste per adolescenti per via dei loro contenuti ''sessualmente espliciti'' colpevoli secondo l'associazione di ''pubblicizzare la promiscuità sessuale''.
Tuttavia, secondo Leanne Warrick, direttrice della rivista Sugar che si rivolge alle ragazzine tra i 13 ed i 17 anni, truccarsi per le giovanissime è soltanto una fonte di divertimento, creatività ed esperienza. Certi prodotti come i correttori, ha aggiunto, possono aiutare le adolescenti che soffrono di problemi di pelle a sentirsi più belle e sicure. 

Può essere ma noi non ci crediamo...

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20 novembre 2004
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