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I timori dei giovani dopo la maturità: disoccupazione e solitudine

Ecco i maturandi italiani secondo un'indagine realizzata da SWG

12 giugno 2008

Amiconi, poco studiosi, non conoscono le smart-drugs e della maturità temono soprattutto il vuoto di memoria all'orale. Tra le cose che li preoccupano di più ci sono disoccupazione e solitudine e se gli chiedete cosa gli ha lasciato la scuola il 17% di loro vi risponderà "nulla".
E' questa l'immagine dei maturandi che emerge da un'inchiesta multimediale realizzata da Studenti.it, in collaborazione con SWG.
L'inchiesta è stata realizzata attraverso sondaggi, forum e video interviste.

L'amicizia si conferma al primo posto tra ciò che più conta per i giovani mentre errori di valutazione, preferenze e piccole ingiustizie quotidiane da parte dei professori sono il ricordo peggiore. Oltre a tanti amici, secondo i risultati del sondaggio, i 5 anni di scuola hanno lasciato una buona cultura ed una formazione a 360° per affrontare il futuro.
Alla richiesta di valutare la propria condotta scolastica, il 40% dei maturandi dichiara di considerarsi uno studente che ha fatto abbastanza, il 26% ha fatto il minimo mentre un 14% ammette di aver fatto poco o nulla. Ma non ci si ammazza sui libri neanche in questi giorni a ridosso dell'esame: il 29% dei maturandi, infatti, studia meno di un'ora al giorno e tra le 2 e le 3 ore il 24%.

La maturità non fa paura anche perchè durante le prove ci si affiderà al classico "aiutino" che arriverà da compagni, prof e bigliettini ma, rispetto a due anni fa, è in aumento il numero di ragazzi che non cercheranno scorciatoie. Quando si tratta di studiare, però, i ragazzi preferiscono affidarsi solo alle proprie forze. Le smart drugs, sostanze simili ad anfetamine, non sono molto diffuse. L'80% degli studenti dichiara di non averle mai assunte, il 7% vi ricorre raramente, il 9% lo fa solo nei periodi di studio più intenso e solo il 2% ammette un uso costante.
E guardando oltre la maturità, cosa preoccupa i giovani? Al primo posto c'è la disoccupazione (34%) seguita dalla solitudine (23%), la malattia (18%) e dall'inquinamento ambientale (15%).
Ma per pensare al futuro c'è ancora tempo; per ora ci si concentra sull'esame e sulle prossime vacanze: dopo la maturità per quasi tutti è in programma un viaggio con amici e/o partner e per molti - test permettendo - si apriranno le porte dell'università. [Adnkronos]

 

 

 

 

 

 

 

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12 giugno 2008
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