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I tre punti fondamentali del primo Consiglio dei ministri del Berlusconi IV

22 maggio 2008

Sono stati sostanzialemente tre i punti posti sotto esame nel primo Consiglio dei ministri, riunitosi ieri mercoledì 21 maggio 2008, a Napoli. Esame dal quale si è ricavato l'approvazione di un decreto legge sull'emergenza rifiuti; un secondo decreto legge sulla sicurezza ed un terzo provvedimento di carattere economico-fiscale.
Tra i provvedimenti figurano la nomina di Guido Bertolaso a sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all'emergenza rifiuti, l'individuazione delle discariche in 5 province, i cui siti sono stati però secretati fino alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, la costruzione di quattro termovalorizzatori in Campania. I siti saranno presidiati dalle forze armate. Si prevede l'arresto (fino a 5 anni di carcere) per chi blocca le discariche.
"Vogliamo riportare i fiori al posto dell'immondizia", ha affermato Silvio Berlusconi, al termine dell'incontro. "Abbiamo adottato - ha aggiunto - un decreto legge che fa piazza pulita delle incertezze e che mira a tutelare la salute pubblica. Abbiamo fatto tesoro degli errori del passato. Non esiste un modo solo per risolvere il problema, ma noi siamo pronti ad adottare scelte dolorose e difficili con fermezza e determinazione". "Non prometto miracoli. - ha commentato il premier - Napoli è una città ospitale e io sarò qui a lavorare anche nel prossimo futuro ma per tornare alla normalità e uscire dall'emergenza rifiuti dovremo aspettare trenta mesi".

TERMOVALORIZZATORI - Per superare l'emergenza, inoltre, si punterà su quattro termovalorizzatori. "Sono impianti sicuri e quindi non bisogna averne paura", ha spiegato Berlusconi, "In Campania saranno quattro, di cui uno a Napoli di ultima generazione". A tal proposito, Bertolaso attenderà indicazioni dalle autorità locali entro i prossimi 30 giorni per individuare la località dove costruirlo. Nel caso non dovessero giungere indicazioni precise il sottosegretario procederà autonomamente. Il decreto prevede inoltre "l'immediata riattivazione del termovalorizzatore di Acerra", che secondo Berlusconi "è uno scandalo" vederlo ancora inutilizzato visto che è un'opera pubblica prevista nel 2001, sottolineando poi che il termovalorizzatore di Acerra "deve diventare attivo entro la fine dell'anno". "Tra trenta mesi - ha aggiunto poi Berlusconi - sarà pronto il termovalorizzatore di Salerno, poi ce ne sarà uno a Santa Maria La Fossa e uno, appunto, nel Comune di Napoli. Inoltre chiuderemo 7 impianti di combustione dei rifiuti e li trasformeremo in impianti per il compostaggio di qualità. Questo permetterà la raccolta differenziata".

RACCOLTA DIFFERENZIATA - Per la raccolta differenziata sono previste sanzioni per i Comuni che non rispettano gli obiettivi fissati. "Ai comuni che non raggiungono gli obiettivi - ha spiegato il premier - del 25% per la raccolta differenziata entro il 2008, del 35% entro il 2009 e del 50% entro il 2010, sarà imposta una maggiorazione della tariffa per lo smaltimento pari rispettivamente al 25%, al 35% e al 50% per ogni tonnellata di rifiuti". Insomma, non saranno ammessi ritardi. Tanto che il sottosegretario Guido Bertolaso, se verificherà la mancata attuazione delle norme delle ordinanze decise per affrontare l'emergenza rifiuti potrà nominare immediatamente commissari ad acta che si sostituiranno alle amministrazioni comunali.

LE NORME SULLA SICUREZZA - Il Cdm, nel corso della sua prima convocazione, ha dato il via libera anche al pacchetto di misure sulla sicurezza. Il provvedimento relativo alla sicurezza, secondo quanto viene confermato, è composto da tre disegni di legge e da un decreto legge. "Era necessario garantire ai cittadini il diritto di non avere più paura. - ha detto il premier - Entro due mesi tutte le nuove norme saranno approvate". Tra le novità, sono previste pene più severe per chi affitta abitazioni a immigrati clandestini, pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stuperfacenti, il divieto di patteggiamento in appello per i reati di mafia. Altre norme saranno inserite in un disegno di legge che dovrà essere prima approvato dal Parlamento, dove però gli sarà riservata una corsia preferenziale. Viene inoltre resa più semplice la confisca dei beni dei mafiosi. "Due delle norme antimafia entrano in vigore nel giorno dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone" ha voluto sottolineare il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

IL PACCHETTO FISCALE - Il pacchetto fiscale contiene l'abolizione dell'Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari per i lavoratori dipendenti del comparto privato. Sulle ore lavorate in straordinario il governo ha previsto una cedolare secca del 10% e l'aliquota si applica fino ai redditi non superiori ai 35 mila euro. Questi provvedimenti dovrebbero avere un costo di 2,7-2,8 miliardi di euro, che "saranno tutti coperti interamente da tagli di spesa". Tagli di spesa che, secondo il capo del governo, andranno ad incidere soprattutto "sui regali e sulle spese capriccio fatte in particolare dalla precedente amministrazione". In particolare si interverrà sugli effetti previsti dal decreto "milleproroghe" che aveva stabilito fondi per vari scopi. Giulio Tremonti ha citato un solo esempio: 2 milioni che erano stati stanziati per interventi a tutela delle Api. La detassazione degli straordinari non è al momento prevista per tutti i lavoratori statali e quindi anche per le forze dell'ordine, le quali però potrebbero beneficiare successivamente di un apposito provvedimento ancora allo studio. "Il lavoro pubblico deve subire una profonda riforma - ha precisato il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta -. Proprio nel pubblico impiego ci sono infatti le maggiori sacche di improduttività e a queste occorre mettere mano".

MUTUI RIPORTATI AL 2006 - "Siamo anche riusciti - ha annunciato Berlusconi - ad introdurre la possibilità per chi pagano rate di mutuo che sono salite notevolmente, di ritornare alla rata di mutuo del 2006 a fronte di un prolungamento del finanziamento". La "ristrutturazione" del mutuo, ha spiegato poi il ministro Tremonti, prevede che la rata da variabili diventi da variabile a fissa e che si attesti sul livello del 2006: alla fine del finanziamento bisognerà valutare se nel frattempo i tassi saranno saliti il finanziamento stesso avrà una durata prolungata; se invece nel frattempo i tassi saranno scesi e quindi la rata del 2006 sarà risultata superiore a quanto si sarebbe pagato con il tasso variabile, i soldi pagati in più saranno restituiti. "I dettagli dell'operazione - ha detto ancora Tremonti - verranno presto messi a punto".

ALITALIA E IL PRESTITO - Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha annunciato inoltre di aver inserito una norma relativa ad Alitalia, all'interno del pacchetto fiscale. Il prestito ponte da 300 milioni, secondo quanto si apprende, diventa "patrimonio netto". Di questo non si è però parlato diffusamente nella conferenza stampa che è seguita alla riunione del consiglio.

I RITARDI DELL'ITALIA - "Il nostro Paese sconta tre grossi problemi - ha evidenziato Berlusconi concludendo la conferenza stampa - il costo della pubblica amministrazione, il peso del debito pubblico e la piaga dell'evasione fiscale. E poi ci dovremo occupare di giustizia civile, della formazione civile e di tutti i gap che contribuiscono all'arretramento del nostro Paese rispetto alle altre nazioni europee". "Sono venuto a Napoli - ha poi aggiunto tornando alla questione rifiuti - per dire che lo Stato c'è e agirà con determinazione per fare rispettare le leggi e risolvere una situazione che non è propria di uno stato civile".
Il ministro della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini ha espresso "particolare soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri di non procedere ad alcun taglio nel settore strategico della ricerca". Il ministero ha comunicato che la "manovra complessiva messa a punto dal Governo, seppure all'interno del contenimento della spesa pubblica previsto dal nuovo esecutivo, consente di far fronte a tutti gli impegni già assunti verso il mondo della scuola e dell'università".
Il Consiglio dei Ministri ha stabilito l'assunzione di 3.917 addetti alle cinque forze dell'ordine. A quanto si apprende il governo nominerebbe tali unità tra i volontari dell'Esercito che hanno già vinto il concorso per entrare a far parte delle varie forze di Polizia. [Aise]

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22 maggio 2008
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