Ieri la protesta di 30 mila lavoratori agricoli, in piazza nelle nove province siciliane
Una protesta per chiedere il riordino del settore e l'abolizione del tetto alla ds agricola
Migliaia di lavoratori agricoli e forestali sono scesi in piazza ieri mattina nelle nove province della Sicilia per chiedere l'abrogazione del tetto alla disoccupazione agricola speciale e la riforma della previdenza del settore. Secondo le stime di Flai, Fai e Uila, a Palermo hanno protestato in 4 mila davanti la presidenza della regione in attesa di un incontro col presidente, Salvatore Cuffaro. Rallentamenti del traffico sulle Palermo- Sciacca, Palermo-Catania e Palermo-Trapani, dove si sono concentrati gruppi di lavoratori con l'intento di spiegare agli automobilisti le ragioni dello sciopero.
A Catania, la protesta ha coinvolto 1.500 persone e i sindacati , in un incontro in Prefettura, hanno anche sollecitato il riconoscimento ai lavoratori dei benefici dello stato di calamità.
Corteo con 2.000 lavoratori agricoli a Siracusa ed Agrigento. La stima complessiva di Fai, Flai e Uila è di 30 mila partecipanti nelle varie piazze siciliane.
''Al presidente della regione - dice il segretario generale della Flai Cgil siciliana, Salvatore Lo Balbo - chiediamo di prendere una posizione nei confronti del governo nazionale per l'abrogazione del tetto alla ds agricola e di sostenere le nostre richieste di ritiro dell'emendamento del governo sulla previdenza e di apertura di un tavolo per il riordino del settore. Come dimostra l'alta partecipazione alle manifestazioni- aggiunge l'esponente della Cgil - sono problemi che riguardano in modo particolare il mezzogiorno che sarebbe l'area del paese più penalizzata dai provvedimenti del governo''.
Il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, incontrerà giovedì prossimo i sindacati, per discutere dei problemi dei lavoratori del comparto agricolo.
La notizia è stata data dalla Flai Cgil regionale al termine di un vertice in Prefettura . E' stata proprio la mediazione del prefetto, Giosuè Marino, a far giungere a uno sbocco una situazione che rischiava di appesantirsi dopo l'indisponibilità manifestata da Cuffaro a incontrare i sindacati. ''Resta ovviamente - dice Lo Balbo - lo stato di agitazione della categoria. Al presidente della Regione - aggiunge - chiediamo un intervento sul governo nazionale per fargli comprendere i prezzi che pagherebbero in Sicilia i lavoratori agricoli col taglio della disoccupazione speciale e senza un'adeguata riforma del sistema di previdenza. E per ottenere - conclude - una inversione di rotta''.
Sugli stessi temi lunedì la protesta si riproporrà su scala nazionale.
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