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Ieri sulle coste siciliane, nel giro di poche ore, sono giunti oltre 800 immigrati

Il Canale di Sicilia: una dolente autostrada del mare verso un'incerta speranza

22 giugno 2005

Solo ieri, nel giro di poche ore, sulle coste siciliane sono giunti oltre 800 immigrati. Le centrali operative delle
Capitanerie di Porto e del comando aeronavale della Guardia di Finanza continuano a monitorare il Canale di Sicilia.

Il bollettino della convulsa giornata di ieri è stato scandito dai continui avvistamenti, il primo dei quali all'alba: un barcone viene intercettato a 15 miglia a sud di Lampedusa da una nave della Marina militare. L'imbarcazione, un vecchio peschereccio di 18 metri, è raggiunta da due motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. A bordo anche una donna. Gli extracomunitanari, tutti africani, vengono trasferiti nel Centro di prima accoglienza dove si trovavano già altri 176 clandestini.
A distanza di qualche ora una motovedetta della Guardia di Finanza avvista un secondo barcone con 35 immigrati a bordo, che viene agganciato dal Guarda Coste. Gli extracomunitari in questo caso sarebbero pachistani e indiani.
A bordo della terza carretta del mare, intercettata a 27 miglia a sud di Lampedusa, sono in 186. Tra di loro anche quattro donne ed alcuni minorenni che dovrebbero essere trasferiti al centro di accoglienza di Agrigento. Gli immigrati dichiarano di provenire dal Nord Africa.
Il quarto barcone, con 156 clandestini, viene invece intercettato a largo delle coste di Licata. Nelle operazioni di soccorso intervengono due motovedette della Capitaneria e una della Guardia di Finanza.
Perlustrazioni, infine, sono in corso nel Canale di Sicilia, anche con l'ausilio di un aereo della Guardia Costiera, per segnalare tempestivamente eventuali nuovi sbarchi. Durante questi controlli è stato segnalato l'arrivo di due barconi con oltre 300 clandestini.
Gli ultimi 310 clandestini protagonisti degli sbarchi di ieri sulle coste siciliane sono giunti in nottata a Lampedusa. Un gruppo di 186, tra cui 20 donne e un bambino, soccorsi da due motovedette della Guardia Costiera, ha raggiunto l'isola intorno alle 4. Altri 124 immigrati erano stati trasportati poco prima dalle unità della Guardia di Finanza. Alla vista delle luci del porto, tre di loro si sono lanciati in mare, nel tentativo di sfuggire ai controlli, ma sono stati subito rintracciati dalle forze dell'ordine.

Il centro di accoglienza di Lampedusa, a fronte di una capienza di 190 posti, al momento ospita 866 clandestini.
La struttura, che è nuovamente al collasso, è stata visitata dal funzionario dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, Michele Manca di Nissa per accertare se vi sono immigrati che vogliono chiedere asilo o avanzare altre richieste di aiuto. Le operazioni di trasferimento degli immigrati dal centro delle Pelagie dovrebbero cominciare nelle prossime ore.
Intanto a livello politico divampa la polemica sui Centri di permanenza temporanea, il parlamentare europeo di Rifondazione Comunista Giusto Catania ribadisce il suo ''NO'' a ''espulsioni di massa e deportazioni in Libia dei richiedenti asilo'', annunciando un'ispezione a Lampedusa da parte di 15 europarlamentari tra una settimana.

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- ''Presenza temporanea, Diritti permanenti''

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22 giugno 2005
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