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Il buonumore di Silvio Berlusconi

In mezzo al "bordello" più totale (processi imminenti, crisi libica, sbando economico) il Cavaliere non riesce a reprimere il suo ottimismo

26 febbraio 2011

Il premier Silvio Berlusconi non presenterà alcuna istanza di legittimo impedimento per l'udienza di lunedì prossimo del processo sui diritti tv Mediaset, che lo vede imputato per frode fiscale. A quanto si è appreso, infatti, i difensori del presidente del Consiglio, Niccolò Ghedini e Pietro Longo, non hanno depositato e non intendono depositare alcuna istanza di legittimo impedimento. In ogni caso nell'udienza di lunedì Berlusconi non si presenterà davanti ai giudici. L'agenda processuale prevede un'udienza di routine, senza citazione di testi, dedicata al calendario, e la presenza del premier non è indispensabile.

Il capo del governo, dal canto suo, continua a parlare di "persecuzione giudiziaria" e in un colloquio con alcune deputate del Pdl, subito dopo la fiducia incassata dal governo sul decreto "milleproroghe" ha fatto notare che la cosa ha anche un costo economico di tutto rispetto: "Ho speso 340 milioni di euro in avvocati, calcolate che Mondadori ne vale 360...".
Poco male, verrebbe da dire, dopo aver visto le cifre che il Cavaliere intascherà grazie ai dividendi pagati nel 2010 dalle holding che controllano Fininvest. Sono infatti centodiciotto milioni di euro quello che entrerà nelle tasche di Silvio Berlusconi. Alla fine del mese scorso, le assemblee delle Holding Prima, Seconda, Terza, Quarta, Quinta, Ottava e Quattordicesima hanno approvato i risultati annuali al 30 settembre 2010, che vedono utili complessivi per 203 milioni e la famiglia del presidente del Consiglio stacca così un assegno da 174,5 milioni.
Tra l'altro, proprio a Silvio Berlusconi, che controlla quattro delle sette società di famiglia va l'assegno più ricco: 127,5 milioni (praticamente tutto l'utile, che si è attestato a 129 milioni), in lieve calo rispetto ai 135,8 milioni incassati l'anno prima. Per calcolare le cedole che di fatto verranno incassate dal Cavaliere bisogna però tenere conto anche degli intrecci azionari tra le sue società: la Holding Terza, in particolare, è partecipata al 33,5% dalla Prima e al 15,5% dalla Ottava. Ciò significa che, a fronte di uno stacco dividendo complessivo di 127,5 milioni, nelle tasche del Cavaliere entreranno, al netto, circa 118 milioni. I cinque figli del premier (Piersilvio, Marina, Barbara, Eleonora e Luigi), azionisti delle restanti tre holding, hanno invece preferito staccare una cedola di 47 milioni complessivi, accantonandone 27 a riserve straordinarie.

Quindi, sicuramente le uscite del Cavaliere, per le spese legali delle sue molteplici chiamate in causa giudiziarie, ammonteranno a cifre che noi umani... però, ed anche questo è altrettanto sicuro, non rimarrà indossando adamitici vestiti se non per i fatti propri, almeno fino a quando un'altra ventata di intercettazioni non ci renderà partecipi dei suoi usi e costumi.
Insomma, Berlusconi può stare tranquillo. E che tutti i problemi non gli hanno tolto il suo proverbiale buonumore lo ha dimostrato giusto ieri, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi per la presentazione della fondazione Franco Zeffirelli.
"Credo che nessuno possa governare meglio di me", ha esortito il presidente del Consiglio. Quando "sono andato oggi in Parlamento (per il voto alla Camera sul decreto milleproroghe, ndr) - ha scherzato il premier - ho visto che anche la sinistra vuole venire al bunga bunga, è vuole andare a divertirsi e a ballare, visto che li sentivo tutti dire 'bunga bunga'. Anche la sinistra è stata conquistata da questo mio modo di vivere".
Il premier ha poi scherzato con un giornalista di SkyTg24 che voleva consegnargli un invito ufficiale dell'emittente ad un confronto politico. "Io sono un dittatore, no?, come dicono... Bene - ha detto Berlusconi citando il Caudillo Francisco Franco - quando Franco riceveva cose così diceva: grazie e poi 'al fuego'", cioè al fuoco. Successivamente, chiarendosi con il giornalista, il premier ha dato una risposta interlocutoria, con un "vediamo" alla possibilità di realizzare la trasmissione.
Poi rispondendo a una domanda di un cronista dell''Unità' riferita al governo di centrodestra della regione Lazio e della Capitale, Berlusconi ha replicato: "La platea ha capito perché votano sempre me e non voi...".

Come abbiamo prima accennato, Berlusconi aveva incontrato le parlamentari del Pdl e dei Responsabili in vista della Conferenza sull'occupazione femminile. Un'occasione per il premier di ribadire le sue posizioni sulla giustizia, di cui è tornato a perorare la causa della riforma. Alla riunione a Montecitorio, subito dopo la fiducia sul milleproroghe, hanno partecipato, fra le altre, Maria Grazia Siliquini, Paola Pelino, Elvira Savino, Michaela Biancofiore, Barbara Saltamartini, Annagrazia Calabria. Il premier, che si è mostrato di ottimo umore, si è complimentato con le parlamentari per il lavoro svolto nelle Camere. Non è mancato un apprezzamento per la capacità dialettica mostrata da diverse fra loro nelle apparizioni televisive nel corso di trasmissioni dove spesso viene attaccata la figura del presidente del Consiglio. Berlusconi avrebbe ribadito, inoltre, la difficoltà di procedere con il programma di governo anche a causa dei problemi con il presidente della Camera Gianfranco Fini.  Secondo quanto si è appreso, inoltre, potrebbe essere indetta una manifestazione per il prossimo 5 marzo.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it, Corriere.it]

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26 febbraio 2011
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