Il cambiamento climatico si combatte a tavola
L'esperienza dell'Alleanza Slow Food dei cuochi presentata all'Università di Palermo
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Che impatto ha la ristorazione sul clima? Slow Food se lo domandava già più di dieci anni fa, quando veniva avviato uno dei progetti cardine dell'associazione che oggi arriva a contare oltre 1.100 cuochi in tutto il mondo.
L'Alleanza Slow Food dei cuochi e il suo modello di ristorazione, attento all'impatto climatico e alla valorizzazione delle produzioni locali, saranno raccontati oggi, venerdì 24 giugno, all'Università di Palermo nell'ambito del XVI Convegno dell'Associazione Rete Italiana LCA, l'organizzazione di riferimento in Italia per la diffusione della Life Cycle Assessment, metodologia formulata per valutare gli impatti ambientali del ciclo di vita dei prodotti.
A riportare l'esperienza della rete dell'Alleanza Slow Food come esempio virtuoso per contrastare i cambiamenti climatici sarà Elena Neri di Indaco2, la società di consulenza composta da esperti in sostenibilità e comunicazione ambientale che ha valutato l'impatto di uno dei ristoranti della rete.
Les Resistants, Archivio Slow Food ph. Marine Brusson
I risultati della ricerca saranno esposti nell'intervento dal titolo "I Cuochi dell'Alleanza Slow Food come modello di ristorazione sostenibile: Carbon Footprint dell'attività di Les Résistants a Parigi". A dimostrazione che il cambiamento può davvero partire dalla tavola e che i cuochi dell'Alleanza ne sono esempio concreto.
Un patto tra cuochi e produttori locali
L'Alleanza dei cuochi si basa su un patto che osti e ristoratori locali si impegnano a stringere con i produttori del loro territorio. I cuochi che vi aderiscono promuovono colture autoctone e razze animali locali, sostengono agricoltori, allevatori, casari e piccoli trasformatori, utilizzano nelle proprie cucine cibi buoni e puliti, come i Presìdi Slow Food e i prodotti dell'Arca del Gusto, veri e propri baluardi a tutela della biodiversità. E ancora, da veri ambasciatori di Slow Food, educano ogni giorno la propria clientela, sensibilizzandola a un consumo più attento e consapevole.