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Il ''caso Englaro'' continua a far discutere

E' ancora aperto dibattito sulla sentenza che autorizza la sospensione dell'alimentazione forzata per Eluana

15 novembre 2008

Continua, e continuerà, a far discutere la sentenza della Cassazione che ha autorizzato lo stop all'alimentazione forzata (e quindi di fatto il via libera alla sua morte "naturale") per Eluana Englaro (Leggi la sentenza - pdf). "Come ministro di questo Stato dico che il Parlamento è chiamato a riempire questo nuovo normativo" ha dichiarato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, sottolineando come le reazioni alla decisione della Suprema Corte siano "assolutamente comprensibili. E' un momento di grande turbamento". Il Guardasigilli ha anche ricordato che "il Parlamento ha già sollevato il conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale e quindi segue con grande attenzione il movimento parlamentare intorno a questa legge".
Le parole di Alfano fanno comprendere che esiste tra maggioranza e opposizione un giudizio trasversale e convergente sulla necessità di nuove norme che regolino la materia senza lasciare dubbi di interpretazione.

D'accordo sulla necessità di una legge in materia anche il vice presidente del Senato, Vannino Chiti. "Il Parlamento - ha detto - ha il dovere di fare una legge sul testamento biologico. Non è giusto lasciare alla magistratura, nel vuoto legislativo, il compito di far fronte a situazioni drammatiche e delicate". Il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda ha quindi ricordato "l'impegno per arrivare a una legge sul testamento biologico entro il 2008". Mentre il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota, ha sottolineato che "i giudici non possono sostituirsi al Padre Eterno e decidere della vita" e proprio "per evitare che accadano ancora cose del genere il Parlamento deve fare una legge".
Sulla possibilità di arrivare in tempi ragionevoli ad un testo di legge è intervenuto il presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato, il senatore del Pdl Antonio Tomassini: "C'è ampia convergenza sulla necessità di arrivare ad un testo di legge. Solo due piccole minoranze, in Commissioni, vi si oppongono per ragioni diverse. Al momento è velleitario pensare di farcela entro il 2008: abbiamo 9 disegni di legge più uno ancora da assegnare. Penso però che sia possibile arrivare ad un testo condiviso entro la primavera del 2009".

Sul fronte religioso, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), ha ha avanzato il timore che la sentenza su Eluana "sia un primo passo verso l'eutanasia. Sarebbe grave per la società intera in quanto una società che non riesce a essere vicina alle persone più deboli e fragili certamente non si può dire che sia molto umana", ed ha sottolineato la necessità "a questo punto, di una legge fatta in modo che rispetti dei limiti, dei valori assoluti e fondamentali come sono ad esempio la volontà certa della persona, la responsabilità in scienza e coscienza del medico e la distinzione chiara tra le cure e le terapie". La Chiesa, ha concluso, "ribadisce la propria partecipazione affettuosa alla vicenda drammatica di Eluana e del padre, della sua famiglia, ma nello stesso tempo ribadisce il valore assoluto della vita umana, che non puo essere mai a disposizione nostra né di altri".

Sulla vicenda, dopo che nella giornata di giovedì già si erano espressi autorevoli esponenti del mondo ecclesiastico, ha preso posizione anche l'Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede. Secondo cui la sentenza su Eluana introduce "di fatto" l'eutanasia in Italia e costituisce "una sconfitta per tutti". Nell'articolo di prima pagina firmato da Lucetta Scaraffia (Leggi l'articolo) si sottolinea come in questa vicenda la "voce del pensiero cattolico" sia stata "poco ascoltata", come se le sue ragioni "non fossero abbastanza convincenti". E questo "costituisce una sconfitta per tutti, non solo per il mondo cattolico".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Corriere.it]

- Per Eluana un po' di silenzio (Guidasicilia.it, 14/11/08)

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15 novembre 2008
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