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Il ''caso Marcelletti'' non si è ancora chiuso

Arrestati due imprenditori e un medico coinvolti nell'inchiesta relativa all'ex cardiochirurgo dell'ospedale Civico di Paelrmo

01 aprile 2009

Lo scorso novembre il tribunale del riesame di Palermo ha disposto la scarcerazione del cardiochirurgo pediatrico Carlo Marcelletti. Ricordiamo che Marcelleti nel maggio del 2008 era stato indagato e arrestato per peculato truffa e concussione, e accusato anche di detenzione di materiale pedopornografico, in relazione agli sms erotici scambiati con una tredicenne figlia di una donna vicina al medico. Ricordiamo inoltre che Marcelleti ha sostanzialmente ammesso le accuse a lui mosse dalla procura.
Poco dopo, anche l'Ordine dei medici di Roma aveva revocato la sospensione di Marcelletti dall'albo professionale. Il noto cardiochirurgo, dunque avrebbe potuto riprendere la propria attività in Sicilia, ma ha preferito non ritornare più a Palermo e dimettersi dall'ospedale Civico.

La vicenda sul "caso Marcelletti" però non è ancora finita. Ieri, infatti, si è avuta notizia che il gip di Palermo, Pasqua Seminara, ha firmato un'ordinaza di custodia cautelare per l'imprenditore Giuseppe Castorina, e disposto gli arresti domiciliari nei confronti dell'imprenditrice Anna Claudia Leonardi e del medico Adriano Cipriani, dirigente medico e strettissimo collaboratore di Marcelletti con il quale condivideva anche un'attività privata a Roma, nell'ambito della stessa inchiesta.
L'indagine, coordinata dalla Procura del capoluogo siciliano, è stata condotta dalla Squadra mobile di Palermo e dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza.
Castorina, legale rappresentante della società Med Line Srl è accusato di corruzione, falso in atto pubblico e truffa ai danni dell'ospedale Civico di Palermo, presso il quale esercitava la professione Carlo Marcelletti, e di dichiarazione fraudolenta dei redditiAnna Claudia Leonardi, legale rappresentante di un'altra azienda che opera nell'ambito della sanità, la Emolaif Srl, è accusata di corruzione, falso in atto pubblico e truffa sempre ai danni del Civico. Infine, Cipriani, in servizio nel reparto di cardiologia dello stesso ospedale, che era diretto da Marcelletti, deve rispondere di alcuni presunti episodi di peculato.

Il gip ha stabilito nei confronti della persona giuridica Emolaif la misura interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno e ha sequestrato conti correnti, quote societarie e beni immobili nella disponibilità dei tre indagati e dello stesso Marcelletti.
L'indagine che fece finire ai domiciliari il cardiochirurgo marchigiano, specializzato in trapianti di cuore su bambini, squarciò il velo su una serie di irregolarità nella gestione degli appalti legati all'azienda ospedaliera del Civico. Marcelletti fu anche accusato di alcuni reati contro la pubblica amministrazione: secondo l'accusa non avrebbe fatturato l'attività medica svolta intramoenia nell'ospedale, intascando così tutto l'onorario delle visite effettuate ed evitando di dare all'azienda la percentuale che le spettava per legge. Dalle intercettazioni telefoniche, inoltre, emerse che il medico proponeva ai genitori dei piccoli pazienti, che avrebbe dovuto operare, di usufruire nella struttura pubblica del trattamento ospedaliero previsto per chi sceglie il 'privato', certificando, invece, che l'operazione era stata eseguita al costo del servizio sanitario nazionale[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it]

La vicenda giudiziaria di Carlo Marcelletti su Guidasicilia.it:
- Una brutta storia (07 maggio 2008)
- Si aggrava la posizione di Marcelletti (08 maggio 2008)
- Carlo Marcelletti ha confessato (09 maggio 2008)
- Proprio una brutta storia (10 maggio 2008)
- Il Prof. Carlo Marcelletti è tornato libero (10 novembre 2008)
- Carlo Marcelletti può tornare a lavorare (14 novembre 2008)

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01 aprile 2009
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