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Il "caso Mills" è chiuso

I giudici di Milano hanno prosciolto Silvio Berlusconi per prescrizione

10 luglio 2012

Reato prescritto. Il caso Mills arriva alla fine. Da ieri, 9 luglio 2012, è diventata definitiva la sentenza con cui lo scorso 25 febbraio i giudici di Milano hanno prosciolto per prescrizione Silvio Berlusconi. L'ex premier era accusato di corruzione in atti giudiziari per il caso Mills. Nessuna parte ha fatto ricorso e, poiché i termini per impugnare sono scaduti alle 13, la sentenza è passata in giudicato.
Silvio Berlusconi era accusato di aver corrotto l'avvocato inglese David Mills con un 'regalo' di 600 mila dollari in cambio di testimonianze reticenti ai processi milanesi per le tangenti alla Gdf e All Iberian.

Secondo i calcoli del presidente del collegio della decima sezione penale del Tribunale Francesca Vitale che ha dichiarato il "non luogo a procedere" nei confronti dell'ex premier, la prescrizione del reato è intervenuta lo scorso 15 febbraio mentre per la Procura sarebbe caduta o il 3 maggio qualora il reato sia stato commesso l'11 novembre del '99 o tra pochi giorni e cioè alla metà di luglio nel caso in cui il reato sia stato commesso il 29 febbraio 2000.
Per il giudice, come ha poi scritto nelle motivazioni, è intervenuta anche per via della "dichiarazione di ricusazione" del collegio presentata dall'ex capo del governo il 27 gennaio e respinta il 23 febbraio. La ricusazione "ha costituito l'ostacolo finale - aveva osservato Francesca Vitale - alla tempestiva definizione, almeno in primo grado, del processo". Come hanno riferito i legali di Berlusconi, nessuna parte processuale ha proposto appello, e dunque la sentenza di proscioglimento per prescrizione è diventata definitiva.

Le tappe del "processo Mills"
13 MARZO 2007 - Inizia il processo davanti alla decima sezione penale presieduta da Nicoletta Gandus.
DICEMBRE 2007 - Il Pm Fabio De Pasquale modifica il capo d'imputazione spostando in avanti la data del presunto reato, a febbraio 2000 invece che a febbraio 1998. Il momento in cui Mills avrebbe ritirato il denaro e non quando Berlusconi lo avrebbe versato.
NEL 2008 - Viene varato il Lodo Alfano che blocca i processi per le massime cariche dello Stato. Il 4 ottobre il Tribunale di Milano trasmette gli atti alla Consulta e stralcia la posizione di Berlusconi, sdoppiando così il processo: prosegue per Mills e si ferma in attesa che la Consulta si pronunci sulla costituzionalità della norma blocca - processi.

17 FEBBRAIO 2009 - Mills è condannato a 4 anni e 6 mesi ed interdetto per 5 anni dai pubblici uffici e dovrà risarcire 250mila euro alla presidenza del consiglio, parte civile.
27 OTTOBRE 2009 - La Corte d'appello conferma la sentenza di primo grado ma successivamente la Cassazione annulla senza rinvio perchè il reato è estinto per prescrizione anche se «risulta verificata la sussistenza degli estremi di reato di corruzione in atti giudiziari».
DICEMBRE 2009 - Riparte il dibattimento per Silvio Berlusconi davanti a un altro Tribunale, questa volta presieduto da Francesca Vitale. Subito fermato da un'altra legge, quella sul legittimo impedimento. Atti alla Corte Costituzionale e nuova pausa.

MARZO 2011 - Nuova partenza. Da ex capo del Governo, Berlusconi cambia strategia e si presenta spesso davanti ai giudici, senza mai prendere la parola, se non fuori dall'aula quando respinge con sdegno le accuse («è un processo di pura fantasia»). I suoi avvocati battagliano col collegio in più occasioni e guadagnano tempo grazie alla lunghissima deposizione di Mills, dilatata anche per i problemi al cuore del legale inglese. Chiedono anche di ricusare i giudici sostenendo che il taglio dei testimoni della difesa e altre decisioni esprimano una volontà di condanna.

15 FEBBRAIO 2012 - Il pm chiede la condanna di Berlusconi a 5 anni e al risarcimento di 250 mila euro alla presidenza del consiglio dei ministri.
22 FEBBRAIO 2012 - La Corte d'Appello respinge la richiesta di ricusazione. Si va a sentenza.

[Informazioni tratte da Repubblica.it, Corriere.it]

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10 luglio 2012
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