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Il Catania è in serie ''A''. Dopo 23 anni la squadra rossazzurro nel prossimo campionato di prima categoria

29 maggio 2006

CATANIA - ALBINOLEFFE 2-1
Catania (4-3-3): Pantanelli, Silvestri, Bianco, Sottil, Marchese (39' st Sabato) Baiocco, Biso, Caserta (45' st E. Brevi), O. Russo (1' st. Del Core), Spinesi, Mascara. (16 Polito, 8 Olive, 18 Lucenti, 32 Dell' Acqua). All. Marino.
Albinoleffe (4-4-2): Ginestra, Colombo, Minelli, Sonzogni, Regonesi, Iacopino, Berlingheri (25' st Previtali), Poloni (27' st Testini), Bonazzi (11' st Salgado), N. Russo. Garlini (99 Coser, 9 Joelson, 16 Madonna, 33 Belotti). All. Mondonico.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: nel pt al 15' Spinesi e al 41' N. Russo; nel st al 7' Del Core.
Note: recuperi 3' e 4'. Angoli: 7-1 per il Catania. Ammoniti: Garlini, Caserta, Sottil, Marchese e Del Core per gioco scorretto. Spettatori: 22 mila.

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La festa attesa 23 anni può partire a Catania. La città addobbata di rossazzurro può far esplodere la propria gioia. Mondonico, allenatore portafortuna quando affronta il Catania in partite-promozione, si ripete. Come nel 1983, quando sedeva sulla panchina della Cremonese, il tecnico assiste al salto di categoria dei catanesi. Ha provato a complicare i piani dei siciliani, ma si è arreso alla grande voglia degli avversari, superiori e meritevoli della vittoria e della promozione. L'Albinoleffe dovrà giocare gli spareggi per non retrocedere in C1.

Al fischio finale è gioia incontenibile: lo stadio esplode, il campo si riempie di rossazzurro, si salta, si balla, si inneggia al Catania ma anche contro il Torino. Più uno sfogo liberatorio che una rivalsa, uno striscione lo ribadisce: "In Serie A senza dover dire grazie a nessuno".
Marino dedica la vittoria e la promozione in serie A a chi non c'è più. "E' un gruppo straordinario - dice l'allenatore dei rossazzurri -, hanno vinto un gruppo e una società eccellenti. Quest'ultima mi ha messo in condizione di operare al meglio. È una promozione dedicata anche a quelli che non ci sono più, chi ha perso la vita per seguirci a Lecce, e anche a Vincenzo Del Vecchio, che ha indossato la maglia del Catania e adesso non c'è più".

Il Catania parte a spron battuto, spinto da 22 mila che gremiscono il Massimino. In apertura due rigori reclamati, ma non concessi dall'arbitro Farina, al Catania. Quindi Caserta prova di destro, respinge il portiere Ginestra. Al 14' il vantaggio interno: Spinesi raccoglie un cross di Baiocco, di testa, ma c'è un errore del portiere Ginestra che tenta di smanacciare fuori ma finisce per infilare la propria porta. Il "gabbiano" stabilisce così il record di gol personale.
L'Albinoleffe nel finire di primo tempo mette la testa fuori. Al 33' Nello Russo prende il tempo a Sottil, da punizione di Regonesi, ma mette fuori. Al 37' Belingheri, anziché tirare crossa, ma nessuno raccoglie. Sono le avvisaglie del pareggio, che gela lo stadio. Arriva al 41' e lo segna Nello Russo, di sinistro, con un pallonetto al volo. Il Catania si scuote e al 45' Spinesi si libera in area, è bravo Ginestra ad opporsi in uscita.

Nella ripresa, al 1', Marino sostituisce Russo con Del Core, cambio decisivo. Al 2' Mascara su punizione mette sull'esterno della rete. Quindi ci prova Iacopino, ma è un tiro d'alleggerimento, Pantanelli senza problemi. All'8' il gol della serie A. Proprio Del Core in mischia segna il 2-1, ma ancora Ginestra pare colpevole, fatale l'indecisione con il compagno Minelli. Il resto della partita non offre granchè. Al 18' Caserta cerca il gol della sicurezza con un tiro a girare, palla che finisce fuori. L'Albinoleffe non ha la forza di andare a cercare il pari, che non servierebbe a fini di classifica. Il Catania non rischia e ritrova la massima serie.

Maurizio Zamparini: ''Faremo un grande derby''
''Sono felice per la promozione del Catania, quella rossoazzurra è la migliore squadra di serie B e ha meritato la A''
. Maurizio Zamparini apre le porte della massima categoria ai cugini ed eterni rivali del suo Palermo. ''Tutta la Sicilia deve essere felice per questa promozione - ha dichiarato Zamparini -, io non vedo il Catania come una squadra rivale e sono felice che gli etnei siano tornati in A dopo tanto tempo. Adesso ci aspettano due grandi derby, per il Palermo saranno due partite molto impegnative e spero anche belle, ma quello che veramente conta, quel che mi interessa di più, è che tra le due tifoserie non ci siano incidenti''.

Fonte: La Sicilia

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29 maggio 2006
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