Il Catania pareggia con l'Avellino. Un punto senza gloria in uno stadio semivuoto
0-0 il risultato della partita di posticipo, fra la squadra campana e quella etnea
Avellino (4-3-3): Anania; Sardo, Puleo, Contini, Moretti; Fusco (17' st Bagalini), Nocerino, Tisci; Capparella (44' st Ferraresi), Kutuzov, Stroppa. In panchina: Fiorentino, D'Andrea, Carnevali, Placentino, Tini. Allenatore: Zeman.
Catania (4-3-2-1): Squizzi; Diliso, Stendardo, Terra, Giallombardo; Delvecchio, Grieco, Fini (33' st Behi); Oliveira, Mascara (41' st Sturba); Sedivec (14' st Berrettoni). In panchina: Concetti, Del Grosso, Zeoli, Fusco. Allenatore: Matricciani-Colantuono.
Arbitro: Castellani di Verona.
Note: serata fredda, terreno in pessime condizioni. Ammoniti: Contini e Sardo per gioco scorretto, Fusco e Delvecchio per comportamento non regolamentare. Angoli: 7-4 per l'Avellino. Recupero: 2' e 2'.
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Un punto senza gloria per chiudere il girone d'andata. Il Catania giunge al giro di boa in campionato pareggiando 0-0 in trasferta contro l'Avellino nel posticipo serale giocato in un Partenio semivuoto a causa della protesta dei tifosi locali, che hanno disertato l'impianto contestando la società.
Contro l'ultima in classifica, mai vittoriosa sul campo e con un solo successo all'attivo grazie ai tre punti guadagnati a tavolino con il Napoli, il Catania disputa una gara opaca, mostrando prevedibilità e imprecisione nella manovra e non trovando mai il cambio di ritmo che sarebbe servito a mettere in affanno un avversario che ha confermato limiti evidenti. La serata poco ispirata di alcuni uomini-chiave, come Grieco e Oliveira, non aiuta i rossazzurri, che nel finale finiscono con l'accontentarsi dando la sensazione di avere mancato un'occasione propizia.
Matricciani e Colantuono schierano l'annunciato 4-3-2-1 con Diliso in difesa al posto di Fusco, Fini sulle mediana con Grieco e Delvecchio e Sedivec in attacco con Oliveira e Mascara. Zeman propone l'abituale 4-3-3 con Stroppa, Kutuzov e Capparella a formare il tridente d'attacco. E' proprio Capparella, un ex, ad avere la prima occasione della partita con un diagonale da buona posizione a lato di poco.
Ancora più clamorosa la palla gol che capita a Sedivec al 13': il ceco, solo davanti al portiere Anania, non angola la conclusione facendosi respingere il tiro e fallendo un comodo gol. Il Catania, nel suo quarto d'ora migliore, si ritrova a fare i conti anche con la sfortuna. Al 26' una punizione dai venti metri di Mascara sorvola la barriera e va a finire sulla traversa ad Anania battuto. Cinque minuti dopo un sinistro dal limite di Delvecchio finisce di poco a lato. Prima che si vada negli spogliatoi, l'Avellino si rende pericoloso con una combinazione Tisci-Stroppa conclusa da un colpo di testa di Sardo che Squizzi blocca comunque senza problemi.
Il Catania, che forzando un po' il ritmo e accelerando l'azione potrebbe mettere in difficoltà i padroni di casa, non riesce a venir fuori con decisione e nella ripresa, nel giro di due minuti, rischia su un rasoterra calciato male da Stroppa e parato da Squizzi e su una mancata girata a rete di Kutuzov da centro area. Colantuono e Matricciani mettono in campo Berrettoni per Sedivec, ma i catanesi non sanno affondare i colpi, anche perchè in attacco l'assenza di una punta di peso si nota.
Il nuovo entrato cerca il guizzo due volte, ma prima prova a mettere la palla al centro invece di tirare dalla breve distanza e poi viene anticipato in uscita da Anania. Gli irpini, certo non irresistibili e con poco peso in avanti, si fanno vedere con una botta di Nocerino da venticinque metri bloccata da Squizzi. Nel finale, nonostante i cambi di Behi per Fini e Sturba per Mascara, l'incontro scade ulteriormente di tono non regalando più alcuna emozione.
Classifica di Serie B: Atalanta 45, Ternana 44, Palermo 42, Messina e Piacenza 37, Livorno 35, Cagliari 34, Torino 33, Triestina 32, Catania, Treviso, Ascoli e Fiorentina 31, Salernitana 30, Pescara 29, Albinoleffe 28, Vicenza 26, Napoli e Verona 24, Venezia 23, Genoa e Bari 22, Como 19, Avellino 12.
Fonte: La Sicilia