Il Cavalier fedifrago e quelli dell'altra sponda... ''I gay sono tutti dall'altra parte'', Silvio Berlusconi docet
Lo ha ammesso candidamente anche con sua moglie Veronica di non poterci fare niente. E' colpa del suo carattere ''giocoso'', della sua innata vis comica, e quando si ha qualcosa di innato come si fa a metterle freno? Silvio Berlusconi c'è cascato di nuovo e nemmeno il ''cazziatone'' via quotidiano della moglie ha potuto frenare la sua voglia di far battutaccie, e nel suo intervento all'apertura della campagna del candidato sindaco della Cdl di Monza, Marco Mariani, se ne è uscito con una delle sue solite gaffe, questa volta all'indirizzo degli omosessuali.
Il Cavaliere, in forma e con stampato in faccia la sua miglior espressione da simpatica canaglia, ha prima fatto riferimento alla recente polemica con la moglie. ''Come vedete - ha detto al pubblico del Teatro Manzoni, tenendo una mano sulla spalla del candidato sindaco - siamo due vecchietti. Se fossimo delle donne per noi andrebbe meglio, visto che esistono le creme, la chirurgia estetica, ecc. Ma certe cose non posso più dirle...''. Poco prima, rivolgendosi ai giovani presenti, aveva detto che ai suoi tempi ''era già un centravanti di sfondamento e oggi mi sento più giovane di molti di voi che siete qui in sala''. Ma Berlusconi non si è limitato a tirare in ballo nuovamente ''le donne''. Prendendo spunto dal secondo nome del candidato sindaco, Maria, ha osservato: ''A me Marco Mariani piace anche perché ha come secondo nome Maria, il che dimostra che ha un intuito simile a quello delle signore. E' positivo perché le donne capiscono cose che noi uomini non capiamo. Gli uomini arrivano sempre dopo. Le donne hanno più intuito, quell'intuito tipicamente femminile che non hanno gli uomini e nemmeno i gay. Ma i gay - ha concluso Berlusconi - sono tutti dall'altra parte...''.
E non è la prima volta che Berlusconi 'inciampa' su battute legate all'omosessualità. La prima nell'aprile del 2000, quando dal congresso del suo partito raccontò una barzelletta di cattivissimo gusto che scatenò l'ira di molte associazioni gay. ''Un malato di Aids va dal medico e gli chiede: 'Dottore cosa posso fare per la mia malattia?'; il medico risponde: 'Faccia delle sabbiature'. 'Ma dottore, mi faranno veramente bene?'. 'Bene no, ma sicuramente si abituerà a stare sotto terra''. Le polemiche travolsero la crociera elettorale di Berlusconi, ma col passare degli anni ''la voglia di umorismo'' del Cavaliere non si è mai esaurita. Nel marzo del 2005, al termine di un estenuante vertice europeo a Bruxelles, Berlusconi esce dal palazzo del Justus Lipsus evitando accuratamente dichiarazioni politiche, ma non le battute: ''Se uno vuole santificarsi in Italia deve essere sia gay che di sinistra...''. E giù, nuove polemiche.
L'ultima battuta, nel maggio dello scorso anno. Ad Arcore per presentare il candidato sindaco Marco Rocchini, Berlusconi torna sull'argomento: ''Mi hanno accusato di tutto: mi hanno dato del mafioso e della persona poco perbene, tranne che sono gay...''.
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