Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Il Cavaliere... dimezzato

Continua la grande soap ''Cortile a Corte. Veronica, Silvio e le starlette profumate''

04 maggio 2009

Prima di tutto vogliamo chiedere scusa alla memoria di Italo Calvino per aver utilizzato come titolo di questo articolo il pasticcio di titoli di due dei suoi meravigliosi romanzi. Qualcosa però ci dice che, se fosse stato ancora in vita, da grande osservatore ed analizzatore qual'era, chissà che non avrebbe scritto qualcosa al riguardo...
Ops... Chiediamo scusa per i nostri ragionamenti ad alta voce, ma sapete, citare impropriamente Calvino per raccontare (ebbene sì, anche noi) la storia italiana di gossip più grossa degli ultimi tempi, il divorzio tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario, ci sembra forse poco rispettoso. Però pensandoci bene, come abbiamo accennato, la fine del matrimonio tra Silvio e Veronica non è semplice gossip (o forse lo è nella maniera più eccellente) e magari anche il nostro carissimo Calvino avrebbe speso qualche riga per raccontarci il suio punto di vista. Ma comunque...
Nei giorni scorsi, se vi ricordate, abbiamo un po' fatto la sintesi delle prime quattro puntate della grande soap opera che abbiamo intitolato "Cortile a Corte. Veronica, Silvio e le starlette profumate" (LEGGI). Ebbene, la storia, che parlava della "frizzante leggerezza" del premier (leggasi la frase appena letta con tono ironico e/o sarcastico, ndr) e dell'indignazione della signora di lui consorte, è andata avanti, con altri colpi di scena da quattro soldi, fatti per lo più da cadute di stile di cui un tempo ci si vergognava...

Quinta puntata - "Voglio tirare giù il sipario sulla mia vita coniugale... ma voglio fare una cosa da persona comune e perbene, senza clamore. Vorrei evitare lo scontro... Sono stata costretta a questo passo". Dopo quasi trent'anni di matrimonio e dopo l'ultima bufera sulle veline candidate nel Pdl per le europee, Veronica Lario vuole lasciare il Cavaliere. A riferire le indiscrezioni sono stati ieri i quotidiani 'La Repubblica' e 'La Stampa'.
La signora Veronica avrebbe già avviato le pratiche per la separazione e il divorzio da Silvio Berlusconi, portando a termine un percorso cominciato molto tempo fa come ammise lei stessa alla fine dell'estate 2008, quando confessò che all'eventualità di una separazione stava meditando da dieci anni. Tra le indiscrezioni anche la scelta di un avvocato da parte della signora Lario, una legale che la first lady avrebbe incontrato già l'altro ieri a Macherio. Si tratterebbe, sempre secondo i quotidiani di ieri, di "una professionista lontana dallo star system e dalla politica" che la first lady avrebbe consultato al telefono il primo maggio, quando l'avvocatessa era in vacanza su un'isola del Sud. "Finalmente una persona di cui mi posso fidare fino in fondo", avrebbe detto la Veronica. La risposta dell'avvocatessa è stata lapalissiana: "Lei è consapevole che non sarà facile e che dovrà sopportare attacchi pesanti? È sicura di volerlo fare?". Nella risposta non ci sono state esitazioni: "So tutto. Voglio andare avanti".
Veronica Lario avrebbe anche già parlato con i suoi tre figli, Barbara (24 anni), Eleonora (22) e Luigi (20), e con le persone più vicine, alle quali avrebbe comunicato la propria decisione. "Ora sono più tranquilla - avrebbe confidato loro, secondo quanto riferisce 'La Repubblica' - Sono convinta che a questo punto non sia dignitoso che io mi fermi qui. La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni", riferendosi alle presunte frequentazioni tra il Cavaliere e la diciottenne Noemi Letizia, che chiama il premier 'papi'. I figli le avrebbero risposto: "Non muoveremo mai un dito contro nostro padre, ma tu mamma fai ciò che ti fa stare bene".

Prima di raccontare la quinta puntata facciamo un piccolo riassunto... L'inizio della fine è arrivato la mattina di martedì 28 aprile, quando Veronica guarda i giornali e la sua attenzione si sofferma su di un articolo di "Repubblica" che svela come nella notte di domenica il premier si sia presentato a sorpresa in una villetta di Casoria, dove si celebravano i diciott'anni di Noemi Letizia. Lei è bella, bionda, studia da grafica pubblicitaria a Portici e sogna una carriera televisiva, tanto che avrebbe inviato il suo "book" fotografico al presidente del Consiglio in persona. Un album che avrebbe provocato la scintilla. Accanto a Noemi ci sono il padre Elio e la madre Anna. La ragazza chiama Berlusconi "papi", ai giornalisti dirà più tardi che lo conosce da tempo e che spesso lo va a trovare a Milano e Roma, "perché lui, poverino, lavora molto e non può sempre venire a Napoli". Il Cavaliere le ha portato un regalo, una collana d'oro giallo e bianco con pendente di brillanti. C'è chi mormora anche le chiavi di un'auto, ma Noemi smentisce. Veronica legge e rimane stupefatta, chiama al telefono un'amica: "Basta, non posso più andare a braccetto con questo spettacolo"... e la cosa che più la sconcerta è che il metodo da "ciarpame politico" non faccia scandalo, che quasi nessuno si stupisca, che "per una strana alchimia il paese tutto conceda e tutto giustifichi al suo imperatore".

Quinta puntata - Silvio Berlusconi è molto amareggiato. "Sono indignato", dice. Lo ha letto sui giornali che sua moglie vuole divorziare. Prima, afferma, non ne sapeva nulla. "Veronica è caduta in un tranello. E io so da chi è consigliata. Meglio, sobillata. La verità verrà fuori, stia tranquillo" ha affermato il premier in un'intervsita al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. Alla domanda se pensa che si possa, come in altre occasioni, riconciliare un rapporto che dura da quasi trent'anni, di cui diciannove di matrimonio, Berlusconi risponde: "Non credo, non so se lo voglio io questa volta. Veronica dovrà chiedermi scusa pubblicamente. E non so se basterà. È la terza volta che in campagna elettorale mi gioca uno scherzo di questo tipo. È davvero troppo".
Poi continua: "Sa come chiamo io tutto quello che è accaduto in questi giorni? Criminalità mediatica". "Non esageri, presidente", dice De Bortoli, "Repubblica e Stampa hanno fatto semplicemente il loro lavoro". "Veronica è semplicemente caduta in un tranello mediatico" ha ribattuto Berlusconi. "Sì, ma le veline le avete messe in lista e poi, dopo la lettera di sua moglie all'Ansa le avete tolte?". "Guardi, direttore, voglio dirlo una volta per tutte, e chiaramente: non avevamo messo in lista nessuna velina e quelle tre che sono state escluse all'ultimo minuto erano bravissime ragazze, con ottimi studi. Altro che veline. Veronica ha creduto alle tante cose inesatte scritte sulla stampa, purtroppo".
Infine, sull'episodio della festa napoletana della giovanissima Noemi Letizia: "Anche qui sono state scritte cose inesatte. Quel giorno mi telefona il padre, un mio amico da tanti anni. E quando sa che in serata sarei stato a Napoli, per controllare lo stato di avanzamento del progetto per il termovalorizzatore, insiste perché passi almeno un attimo al compleanno della figlia. Solo due minuti, mi assicura. La casa è vicina all'aeroporto. Mi faresti un grande regalo. Non molla. Io non so dire di no. Eravamo in anticipo di un'ora e ci sono andato". Nulla di strano insomma, secondo il premier. "E' accaduto altre volte per compleanni e matrimoni. Pensi che ho fatto le fotografie con tutti i partecipanti, i camerieri, persino i cuochi. Le pubblicherà 'Chi' sul prossimo numero perché me le ha chieste quel diavolo di Signorini". "Ma perché quella ragazza, Noemi, la chiama papi?", gli aha infine chiesto De Bortoli.  "Ma è un scherzo, mi volevano dare del nonno, meglio mi chiamino papi, non crede?".

Per altri approfondimenti sulle ultime puntate leggete:
- "Ora ha superato i limiti" di Maria Latella
- "«La signora» si dimette da moglie" di M. L. Rodotà
- Il premier a Ghedini: "Saremo durissimi" di C. Tito
- "Silvio e Veronica, tutto iniziò nel camerino" di A. Sala

Bossi: "Se avessi una velina non potrei più tornare a casa - "Secondo me bisogna stare attenti quando ci sono dei figli, quando c'è una moglie, a non farla star male".
Il leader della Lega Umberto Bossi commenta così la decisione di Veronica Lario di chiedere il divorzio dal premier Silvio Berlusconi. A Gemonio, all'inaugurazione della nuova sede allargata della Lega Nord, il Senatur ha parlato di sicurezza, referendum e con i giornalisti non ha potuto fare a meno di rispondere a un paio di domande anche sulle vicende private del Cavaliere. "Fra moglie e marito non mettere il dito", ha detto inizialmente Bossi. Poi però il numero uno del Carroccio è andato oltre, quando gli è stato chiesto se il premier non abbia un po' esagerato con le veline. "Io non ho le veline - ha detto -. Se avessi una velina non potrei più tornare a casa. Ho tanti figli maschi e sono tutti dalla parte della madre. Per di più ho anche la sfortuna che c'è la Rosy che viene sempre a casa mia e dà sempre ragione a mia moglie". La Rosy in questione è la vicepresidente del Senato, Mauro, che anche domenica ha accompagnato Bossi all'inaugurazione della sezione della Lega di Gemonio, il paese dove lui risiede. "Secondo me - ha aggiunto il ministro delle Riforme - bisogna stare attenti quando ci sono figli, a non farla star male, una moglie". E con la storia delle «veline» sui giornali "la moglie - ha osservato - potrebbe starci male. Anche se non capisco bene il perché". [Corriere.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

04 maggio 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia