Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Il Cavaliere irritato si mette contro pure Scientology

Silvio Berlusconi dopo l’elezione del presidnete del Senato: "Ne usciamo con le ossa rotte"

18 marzo 2013

Il volto scuro (e gli occhiali scuri) con cui Silvio Berlusconi ha lasciato palazzo Madama sabato scorso, fotografa l'umore dell'ex premier dopo il tentativo fallimentare di provare a sparigliare le carte tentando di eleggere, con l'aiuto dei montiani, Renato Schifani di nuovo alla presidenza del Senato. Un'operazione quella portata avanti da alcuni big pidiellini che per tutta la giornata di sabato hanno provato a convincere i senatori di Scelta Civica a dare il loro consenso al presidente uscente, a cui il Cavaliere non avrebbe dato sin dall'inizio molto credito.

Come spesso accade però Berlusconi prova a giocare su più tavoli e così, pur mantenendo la diffidenza, avrebbe dato il proprio assenso ad aprire un canale di dialogo ricevendo rassicurazioni da chi gestiva la partita di poter strappare la seconda carica dello Stato al Pd. Ipotecando - era l'obiettivo - in caso di sfiducia ad un governo Bersani, la possibilità che potesse essere un esponente del Pdl a tentare di poter dar vita ad un nuovo esecutivo.
La rabbia dell'ex premier, alla fine, è per chi gli aveva garantito la riuscita della trattativa addirittura convincendolo a scendere a Roma e metterci la faccia: "Lo sapevo che di Monti non dovevamo fidarci".
Lui il suo risultato l'ha ottenuto perché se Grasso farà il premier di un governo del presidente l'incarico di palazzo Madama sarà affidato al Professore ed il rischio che al Quirinale vada un profilo non gradito al Cavaliere resta sempre alto. In questo modo - è il ragionamento fatto con alcuni parlamentari - il Pd ha comunque occupato le cariche e noi ne usciamo con le ossa rotte.

Il malumore è tanto, per quello che da molti big di via dell'Umiltà viene giudicato come un indebolimento, tant'è che c'è anche chi inizia ad ipotizzare che l'indicazione di Renato Schifani come capogruppo del Pdl a palazzo Madama non sia più così tanto blindata.
Che la situazione fosse mutata lo si è intuito a metà pomeriggio quando (dopo un summit con i big pidiellini a palazzo Grazioli) il Cavaliere è arrivato al Senato e come prima cosa ha declassato l'importanza della votazione: "Sono qui per Schifani, ma tanto questa elezione non serve a nulla". I toni non sono stati concilianti nemmeno per Mario Monti che, "con il suo 10%, è assolutamente ininfluente". L'ex capo del governo ha messo in chiaro come la "situazione sia difficile con 2 partiti al 30% che hanno la responsabilita" di guidare il paese". La tensione è salita ulteriormente parlando di quella parte della magistratura che compie "azioni eversive" a cui si deve porre fine, a suo dire, tramite "una commissione" che verifichi il loro operato.
Strada sbarrata poi a Grillo bollato come "una setta tipo scientology che non dovrebbe essere ammesso tra i partiti democratici".

Un paragone quest’ultimo che ha fatto arrabbiare il rappresentante italiano di Scientology: "Non sappiamo da quali fonti egli abbia attinto le informazioni su Scientology per poter fare una simile affermazione", ha detto Luigi Brambani, Direttore Affari Pubblici della Chiesa Nazionale di Scientology d'Italia.
Il rappresentante ha attaccato la definizione data da Berlusconi e soprattutto l'aver definito la Chiesa una setta. "Di certo le fonti consultate non sono le perizie degli esperti nazionali e internazionali di religione e nemmeno le sentenze italiane che hanno riconosciuto la natura religiosa di Scientology e la piena liceità delle attività delle sue chiese e missioni, tutelate quindi dagli articoli 8, 19 e 20 della Costituzione Italiana". "Ci è invece chiaro l'intento - dice ancora Brambani in una dichiarazione - con cui ha fatto quella dichiarazione e, sebbene non crediamo che impressioni alcuno, essa ci indigna perché proferita da chi si è sempre presentato ai cittadini italiani come difensore delle libertà fondamentali, tra cui la libertà di religione". "Se ciò che preoccupa il Cavalier Berlusconi è la mancanza di certezze sulle regole di democrazia del Movimento 5 Stelle, allora il paragone con Scientology è fuori luogo poichè i codici interni della stessa sono ben noti e consultabili nei testi del fondatore, Ron Hubbard, disponibili in molte biblioteche pubbliche nazionali".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

18 marzo 2013
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia