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Il ''Cerchio della Vita'' di Gibellina

Per il progetto ''5venti'': alla Fondazione Orestiadi il Cirdle of life del ''sacerdote della natura''

15 ottobre 2008

Sabato scorso, 11 ottobre 2008, alla Fondazione Orestiadi di Gibellina, Richard Long ha installato l'opera Circle of life, a dieci anni di distanza da quella esposta ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, una composizione a forma di ruota in perlato di Sicilia.
L'istallazione dell'opera è inserita nel progetto di promozione e valorizzazione del sistema regionale dell'arte contemporanea, denominato 5venti e promosso Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia. 5venti, curato da Renato Quaglia, ha avviato così la costruzione di una rete integrata dell'arte contemporanea siciliana in collaborazione con i centri di produzione artistica di Palermo, Gibellina, Siracusa e Castel di Tusa.

Richard Long (Bristol, 1945) è uno dei massimi artisti inglesi, riconosciuti internazionalmente fin dagli anni Sessanta, soprattutto per aver esteso le capacità della scultura oltre i metodi e i materiali tradizionali. Ha esposto nei maggiori musei del mondo e le sue opere sono presenti in collezioni sia pubbliche che private.
Long - che qualcuno ha definito il "sacerdote della natura", perché proprio la natura è il cuore del suo lavoro - torna, dunque, a progettare per la Sicilia installando, presso il Baglio di Stefano, un'opera che, come la precedente, s'intitola Circle of life e che intende rievocarla, non tanto nella struttura quanto nei fattori di cui l'artista ha tenuto conto per la sua realizzazione. Anche quest'ultimo lavoro, infatti, dà grande importanza al territorio nel quale e per il quale è stato concepito e a esso fa costante riferimento sotto il profilo tecnico e morfologico: le circa venti tonnellate di pietre che compongono il Circle sono tipiche della zona di Custonaci e la loro disposizione si integra in maniera totale col luogo. Ma il nuovo Circle, con il potere dell'archetipo, sarà diverso: perché ogni luogo è diverso.

La scelta di installare a Gibellina Circle of life, d'intesa con Ludovico Corrao (tra i curatori del progetto 5venti di Riso per il 2008), la Fondazione Orestiadi e il Comune di Gibellina, ribadisce l'identità regionale e non cittadina del Museo, che così sottolinea ancora una volta di non voler essere esclusivamente circoscritto agli spazi espositivi di Palazzo Riso, ma di guardare alla promozione e alle energie dell'intero territorio regionale, da Gibellina a tutti quei centri con i quali il Museo continua a promuovere la progettualità di arte contemporanea, per arrivare alla costituzione di un sistema regionale coordinato ed enfatizzare così quell'idea di museo diffuso su cui si fonda l'azione del progetto Riso.
L'allestimento di Gibellina, infatti, è il segno di un nuovo modo di intendere il rapporto tra museo e opera, dove quest'ultima rappresenta un bene da valorizzare anche mediante l'individuazione di contesti differenti che portano a una leggibilità differente. In un futuro, sempre nella logica di incontrare nuovo e diverso pubblico e non di rientrare nella sede d'origine, ovvero il museo di Palermo, l'opera cambierà dimora trasferendosi da Gibellina al centro storico del capoluogo siciliano, dall'asprezza della campagna al marmo che impreziosisce un'antica dimora come Palazzo Riso. Tutto risulterà diverso: luci, colori, ombre, piano d'appoggio, temperatura. Solo un aspetto rimarrà immutabile, qualsiasi sia il viaggio: il rapporto tra l'individuo e il mondo, il particolare e l'universale voluto da Long, artista che ama i materiali elementari della terra, pietre, fango, acqua.

Prosegue, intanto, nel territorio della stessa Gibellina, a poca distanza dall'opera di Richard Long, l'attività che Riso, nell'ambito del progetto 5venti, ha coordinato per il restauro del Grande Cretto di Alberto Burri, un sudario di cemento bianco, realizzato tra gli anni 1985 e 1989 sulle rovine della vecchia Gibellina distrutta dal terremoto del 1968, interessando un'area di circa 65.000 mq di superficie. Lo scorso giugno, infatti, si è aperto il Cantiere della conoscenza, per sperimentare le tecniche di intervento sull'opera e programmare l'intervento di restauro, il più esteso mai realizzato in Italia. Il Museo ha già avanzato una precisa progettualità e attingerà alle risorse del Por per reperire le somme necessarie e per portare avanti prossimi interventi.
L'attività promossa da Riso si concluderà con un protocollo per una manutenzione programmata dell'opera, successiva al restauro e indispensabile per la sua futura conservazione.

INFO
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www.palazzoriso.it
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www.orestiadi.it

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15 ottobre 2008
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