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Il Clorosoda di Gela ha ucciso

I sospetti sull'"impianto killer" del petrolchimico sono diventati realtà

17 ottobre 2011

Chiuso da quasi 20 anni col sospetto di aver causato la morte di una quindicina di lavoratori, smantellato per consentire la bonifica del terreno dal mercurio altamente tossico e inquinante, l'impianto Clorosoda del petrolchimico di Gela (da sempre accusato di essere un "impianto killer") è stato riconosciuto per la prima volta responsabile del decesso di un dipendente.

Il giudice del lavoro, Luca Solaino, del Tribunale di Gela, ha emesso una sentenza con cui riconosce la malattia professionale quale causa della morte di un capoturno di quel reparto, Franco Esposito, deceduto circa 5 anni fa all'età di 56 anni, e condanna l'istituto infortuni, Inail, a erogare alla famiglia del defunto la quota di indennità reversibile spettante.
La sentenza, emessa 6 mesi addietro, ma resa nota dai parenti solo oggi, cioè dopo la registrazione e l'avvenuta notifica all'Inail, ha ridato speranza a 400 persone del comitato spontaneo "Ex lavoratori del Clorosoda", composto da operatori dell'impianto e personale delle varie manutenzioni. Molti di loro accusano patologie che sarebbero causate dalle sostanze inquinanti con cui sono venuti a contatto nell'impianto, cioè: mercurio, cloro, idrogeno solforato, dicloroetano, potenti campi magnetici ed altro. Per effetto di queste malattie questi "ex" non riuscirebbero a vivere più di 60 anni. Ma l'Eni continua ad affermare che l'impianto ha sempre lavorato in sicurezza e senza rischi per la salute. Tuttavia, a un operaio da poco in pensione, trasferito dal Clorosoda ad un altro reparto 30 anni addietro, le analisi del sangue avrebbero accertato ancora la presenza di 154 microgrammi/litro di mercurio, un metallo che se entra nell'organismo vi rimane, con effetti devastanti. A un altro dipendente, operato alla vescica, al fegato e al colon, l'Inail ha riconosciuto appena l'11% di invalidità per il danno causato dal mercurio, ma solo ai denti.
"Dopo la sentenza - hanno detto i vertici del comitato - la battaglia per avere giustizia si farà più serrata".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

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17 ottobre 2011
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