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Il "codice" Bertone

Il card. Tarcisio Bertone: "C'è tentativo accanito di creare divisioni in Vaticano"

19 giugno 2012

"In questo momento c'è il tentativo accanito e ripetuto di creare divisioni fra il Papa e i suoi collaboratori". E' quanto afferma il cardinale Tarcisio Bertone in un'intervista al settimanale Famiglia Cristiana.
"Il Papa - spiega il segretario di Stato - ha parlato recentemente di calunnia. Forse occorrerebbe fare una catechesi su questo vizio, per recuperare il senso della ricerca della verità. E anche il senso della proporzione dei fatti, soppesandone la reale consistenza''. Il cardinale risponde così al direttore Antonio Sciortino in merito ai recenti scandali che hanno investito la Chiesa e in particolare la Curia romana.
Bertone aggiunge: "La grande azione chiarificatrice e purificatrice di Benedetto XVI, sin da quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, in totale sintonia con Giovanni Paolo II, certamente ha dato e dà fastidio". E riferisce: "Sono innumerevoli le lettere che mi sono giunte da cardinali, prelati, semplici fedeli per testimoniarmi la loro solidarietà. C'è un tentativo accanito e ripetuto di separare, di creare divisione fra il Santo Padre e i suoi collaboratori. E tra gli stessi collaboratori. Mi sembra che si vogliano colpire coloro che si dedicano con maggior passione e anche con maggiore fatica personale al bene della Chiesa e della comunità".

"Io sono al centro della mischia. E vivo queste vicende con dolore, ma anche vedendo costantemente al mio fianco la Chiesa reale, le persone di ogni ambito che mi manifestano il loro affetto e si stringono in unità" continua Bertone parlando della crisi che ha investito la Santa Sede in seguito alla fuga di documenti riservati dall'appartamento del Papa.
Poi sottolinea: "La pubblicazione di una molteplicità di lettere e di documenti inviati al Santo Padre da persone che hanno diritto alla privacy" costituisce "un atto immorale di inaudita gravità. E un vulnus a un diritto riconosciuto esplicitamente dalla Costituzione italiana, che deve essere severamente osservato e fatto osservare".
"Ci troviamo in un momento faticoso. Nessuno di noi intende nascondere le ombre e i difetti della Chiesa" afferma tra l'altro il cardinale, che nell'intervista parla anche dello IOR ("la volontà di trasparenza è innegabile") e dei media. "Molti giornalisti - osserva - giocano a fare l'imitazione di Dan Brown. Si continua a inventare favole o a riproporre leggende. Come quella che un monsignore del Vaticano sia venuto a Genova con l'incarico di dissuadermi dall'accettare la proposta di papa Benedetto XVI, che mi voleva come Segretario di Stato. E' totalmente falso!".
"Ma, in ogni ricostruzione della mia nomina - aggiunge Bertone - continuo a leggere questo episodio. La verità è che c'è una volontà di divisione che viene dal maligno. L'unità attorno al Papa è fondamentale. Dà forza alle opere della Chiesa per il bene comune e per la società civile". "E, allora - afferma il cardinale - si cerca di dividere. In realtà, in Segreteria di Stato fra tutti i collaboratori c'è un'unità di intenti, un impegno di collegialità che non esiste altrove. Ci riuniamo sistematicamente, abbiamo uno straordinario clima di comunione, che è l'esatto opposto di quanto viene rappresentato dai mass media".
"Personalmente - spiega il segretario di Stato - non ho alcun segnale di coinvolgimento di cardinali o di lotte fra personalità ecclesiastiche per la conquista di un fantomatico potere".

D'accordo con Bertone sull'influenza troppo negativa data dalla stampa alla vicenda è il direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi: "Che ci siano stati elementi di tensione e questi siano diventati i nodi su cui si discute questo è sicuro, ma forse ne è stata data, da parte della stampa, un'interpretazione troppo negativa. Ci sono anche in Vaticano differenze di opinione che non sono complotti o lotte di potere, ma sono normali in ogni ambito istituzionale". Per esempio, ha aggiunto Lombardi "è chiaro che fra Gotti Tedeschi (ex-presidente dello IOR, ndr) e Carl Anderson (il board dei laici dello IOR, ndr) c'è stata una tensione, che fosse una tensione forte nessuno può oggettivamente negarlo". Quanto alle frequenti accuse rivolte da alti esponenti della Curia alla stampa accusandola di immaginare troppi complotti, Lombardi ha osservato: "Non si tratta di dover fare delle condanne generali, ma è vero che in una situazione di agitazione come quella che viviamo può diventare frequente un'interpretazione" che amplifica certe informazioni, si tratta "di una tendenza che può andare molto lontano". "E' chiaro che se sono qui - ha aggiunto Lombardi parlando con i giornalisti - ritengo che abbiate diritto di aspettarvi un'informazione, il mio compito è poi anche quello di correggere o dire 'questo è sbagliato’ o 'poco fondato'".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Repubblica.it]

- Quei documenti rubati al Vaticano... (Guidasicilia.it, 29/05/12)

 

 

 

 

 

 

 

 

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19 giugno 2012
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