Il Commissario di Stato ha impugnato dinanzi alla Corte costituzionale alcune norme su forestali e precari
Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana ha impugnato dinanzi alla Corte costituzionale alcune disposizioni contenute nei disegni di legge approvati dall'Assemblea regionale lo scorso 25 marzo.
Nel disegno di legge sul riordino della legislazione in materia forestale sono stati impugnati i commi 9 e 10 dell'art. 44, ''anche perché - scrive il commissario - privi di copertura finanziaria'', gli articoli 47, comma 2, e 60, comma 9, ''per violazione dell'articolo 97 della Costituzione, nonché le norme sul riordino del Corpo forestale regionale, tematica sulla quale peraltro è già pendente altro ricorso alla Corte''.
Nel disegno di legge relativo all'istituzione di un nuovo Dipartimento presso l'assessorato regionale ai Beni culturali e ambientali è stato impugnato l'art.5, ''che aveva già formato oggetto di due precedenti ricorsi''. Infine nel disegno di legge concernente la stabilizzazione del personale precario proveniente dal regime dei lavoratori socialmente utili è stato impugnato l'articolo 20 che avrebbe permesso di considerare come espletate le procedure di rendicontazione e di controllo della spesa delegata fino al marzo 2002.
Il commissario ha impugnato per mancanza di copertura finanziaria la parte della legge sui forestali che avrebbe consentito a chi attualmente svolge 151 giornate lavorative di essere assunto a tempo indeterminato. Inoltre, bocciato il cosiddetto elenco speciale, che comprende i soggetti che hanno svolto almeno un turno di lavoro nell'ultimo triennio.
L'elenco sarebbe dovuto servire ad attingere personale avventizio in caso di necessità. Ma secondo il commissario questo articolo contraddice l'intenzione dell'amministrazione di non creare più precariato. Per quanto riguarda ancora i forestali, infine, impugnato il riordino delle carriere del Corpo forestale: per il Commissario la materia è di competenza sindacale e non del legislatore. Impugnata per la terza volta, inoltre, la norma che stabilisce il passaggio al livello superiore dei dipendenti vincitori del concorso dei Beni culturali. [La Sicilia]
Dichiarazione di Salvatore Lo Balbo, segretario generale della Flai Cgil siciliana, sulle impugnative del Commissario dello Stato sulla nuova legge del settore forestale.
Il Commissario dello Stato, impugnando alcuni articoli della recente legge di riordino del sistema Agro-Forestale-Ambientale, evidenzia lo stato confusionale con il quale il Governo Cuffaro e la sua maggioranza hanno tentato di proseguire l'azione di rendere ''assistenzialista'' l'accordo sindacale, sottoscritto il 30 Novebre 2005 tra Fai-Cisl, Flai Cgil e Uila-Uil e il Governo della Regionale rappresentato dall'Ass. Leontini, che invece pone le basi, per una forestazione veramente produttiva e il linea con i dettami dell'accordo di Kyoto.
In particolare, l'impugnazione dei commi 9 e 10 dell'art. 44 e del comma 2 dell'art. 47 sono la logica evoluzione dell'arroganza di questo Governo Regionale che voleva speculare sulle legittime aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori, senza però destinare le occorrenti risorse economiche. L'accordo sindacale dava e da a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori della forestale una prospettiva certa e seria. Il Governo Cuffaro-Leontini, invece, vende promesse elettorali non in grado di onorare e che il Commissario dello Stato ha ritenuto di dover impugnare.
In merito al comma 9 dell'art. 60, la mia meraviglia è data dal fatto che doveva essere impugnato l'intero articolo, perché non conforme con la legge in oggetto. Infatti, una struttura importante come l'ARSEA merita ben più di un isolato articolo di legge e ben più di un'idea estemporanea e arruffona sulla gestione delle risorse finanziarie comunitarie. Così come è stato pensata essa si inserisce nell'elenco delle numerose agenzie che servono solamente a dare posti di sottogoverno agli ''amici'' e non invece ad affrontare i gravi problemi che il comparto Agro-Alimentare-Ambientale vive giornalmente.
Per ultimo agli articoli impugnati relativi al ''Corpo Forestale'', il Governo Cuffaro-Leontini merita l'Oscar o il Tapiro della incapacità legislativa dato che è la terza volta che essi vengono rimandati indietro dal Commissario.
Pertanto, chiedo l'immediata pubblicazione della legge senza gli articoli impugnati e ricordo che Fai-Cisl, Flai Cgil e Uila-Uil regionali hanno assunto l'impegno di continuare la lotta per l'applicazione piena dell'accordo sindacale, mobilitando le lavoratrici e i lavoratori non appena si insedierà il nuovo governo della Regione Siciliana.
Palermo 1 aprile 2006