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Il Comune di Caltagirone tenta di far cassa vendendo il carro funebre

L'automezzo ha trasportato centinaia di abitanti della 'Città della Ceramica' nel loro ultimo viaggio

13 ottobre 2012

In tempi di crisi finisce all'asta pure... il carro funebre. Succede a Caltagirone, in provincia di Catania, dove per fare cassa il Comune ha deciso di vendere al miglior offerente l'automezzo che ha trasportato centinaia di concittadini nel loro ultimo viaggio verso il cimitero.
"Chissà chi se lo compra", si vocifera in paese, magari tra i dovuti scongiuri. Dal Municipio non c'è ancora un'indicazione chiara sulla base d'asta da cui partirà il battitore, ma è certo che la singolare compravendita pubblica si svolgerà tra un mese ed è prevedibile pensare che l'aula non sarà certo affollata di potenziali compratori, come nel caso degli altri mezzi dismessi dal Comune.

Il carro per il camposanto, infatti, fa parte di un nutrito gruppo di automezzi comunali di cui l'amministrazione comunale vuole disfarsi: sono in tutto 24, tra i quali un vecchio scuolabus, un trattore agricolo, tre moto Ape, quattro motociclette, sette ciclomotori Vespa 125, due ciclomotori Vespa 50, due scooter, due auto, e un'autobotte. Alcuni non funzionano più, altri rimangono posteggiati nell'autoparco comunale ad accumulare polvere. Così, la scure della spending review si è abbattuta pure su di loro: "Le casse comunali - spiega l'assessore all'Autoparco Simone Monforte - avranno così un beneficio non solo e non tanto dal ricavato della vendita, ma anche dal fatto che su di essi non saranno pagati più né il bollo, né l'assicurazione, né la revisione, e non sarà più effettuata la manutenzione ordinaria. Un risparmio ancora non quantificabile con precisione, ma che ammonta sicuramente ad alcune decine di migliaia di euro".

Anche il sindaco della Città della Ceramica, alle prese con le casse comunali sempre più vuote dopo spese urgenti e delibere, vede di buon occhio l'operazione economica: "La dismissione di questi veicoli - sottolinea il sindaco Nicola Bonanno - è una scelta di buon senso, che s'inquadra nell'avviata azione di revisione della spesa anche in relazione alle disposizioni della legge finanziaria sulla riduzione del parco macchine degli enti pubblici". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

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13 ottobre 2012
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