Il Comune di Marsala aderisce al ''Protocollo Unico di Legalità'' sottoscritto nel luglio scorso presso la Presidenza della Regione Siciliana. Il Protocollo ha lo scopo di assicurare una migliore azione di prevenzione nella lotta alla criminalità organizzata, con particolare riguardo alle attività volte a ''prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti pubblici''. L'adesione dell'Amministrazione Galfano, avvenuta con formale provvedimento della Giunta municipale, prevede l'obbligatorietà dell'inserimento nei bandi di gara di apposite clausole di autotutela.
''Lo scopo è quello di contrastare i tentativi di turbativa d'asta - sottolinea il sindaco Eugenio Galfano -. Questa Amministrazione ha prontamente accolto l'invito della Prefettura di Trapani ad aderire al Documento, consapevole che la legalità deve continuare ad essere il principio ispiratore della propria azione di governo''.
Le clausole di autotutela riguardano le anomalie delle offerte, eventuali collegamenti tra ditte partecipanti, il subappalto alle imprese in gara, la salvaguardia della concorrenza. Infine, nei bandi di gara per appalti superiori a 250 mila euro il Comune - anche prima dell'aggiudicazione - potrà ''acquisire informazioni presso la Prefettura'' sulla condotta delle ditte interessate, al fine di accertare che ''non emergano a loro carico elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa''.
L'adesione della Giunta municipale al Protocollo Unico di Legalità sarà ora trasmesso alla Presidenza della Regione Siciliana e al Prefetto di Trapani.
