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Il Comune di Palermo sfratta il Grande Jazz

Entro febbraio via il Brass Group dal complesso di Santa Maria dello Spasimo

30 gennaio 2012

La Fondazione "The Brass Group", una delle maggiori realtà musicali nazionali, è stata sfrattata dal Comune di Palermo ed entro il 22 febbraio dovrà sgomberare dai locali dello Spasimo, sede che da 14 anni ospita alcuni tra i più bei concerti jazz del territorio. Oltre allo sgombero è stato chiesto il contestuale pagamento di alcune centinaia di migliaia di euro a titolo d'indennità di occupazione per l'ultimo quadriennio di attività.
Dunque, entro il 22 del prossimo mese sgombero coatto di pianoforti, strumenti musicali e personale in servizio, e pagamento dell'affitto arretrato. Tutto a sorpresa e improvvisamente.
"Una decisione improvvisa - hanno spiegato dalla Fondazione - in quanto era già in corso un dialogo tra l'Amministrazione comunale e la Fondazione per la formalizzazione di ciò che di fatto era una realtà, sancita per altro dalla presenza del logo del Comune in tutte le iniziative concertistiche e didattiche, promosse dal Brass sia dentro che fuori lo Spasimo". "Chiedo a tutto il Consiglio comunale di intervenire e di invitare il nuovo Commissario di Palermo a prendere provvedimenti - ha dichiarato il maestro Ignazio Garsia, direttore della Fondazione - e a formalizzare una convenzione che di fatto esiste. I musicisti sono già in agitazione - ha aggiunto - e dopo i Forconi, siamo pronti a creare un movimento dei Tromboni. Palermo non può permettersi di vedersi sottratto un bene come questo, un pezzo importante della sua cultura. Grazie alla fondazione, infatti, artisti di livello internazionale erano diventati di casa. Ora è tutto fermo".

L'affidamento dello Spasimo alla Fondazione, si legge in una nota, era stato deciso anni fa, in ragione dei finanziamenti del programma Urban, erogati al Comune dalla Comunità europea, finalizzati alla creazione di un scuola di musica jazz. Successivamente, periodiche proroghe, atti d'obbligo e richieste varie di collaborazione, hanno fatto si che l'Amministrazione comunale potesse usufruire della passione e dell'impegno dei musicisti dell'Orchestra Jazz Siciliana, dei docenti della Scuola popolare di musica e del personale della Fondazione, con un notevole ritorno d'immagine. Come i concerti offerti gratuitamente all'amministrazione comunale in varie epoche e circostanze (Palermo apre le porte, concerti nei musei, vivaio comunale alla Favorita, inaugurazione Castello della Zisa), gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria allo Spasimo (impianti elettrici a norma, riparazioni coperture varie per infiltrazioni di acque piovane, infissi), custodia, apertura e chiusura, in giornate festive (anche Natale e Pasqua), lezioni di musica offerte gratuitamente a bambini del quartiere Kalsa.
Ma proprio a causa della mancata formalizzazione, tante opportunità sono state perse, come ad esempio poter dare seguito al progetto di istituzione del "Liceo Musicale Parificato" od ottenere il riconoscimento da parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) per il rilascio di diplomi di laurea di I e II livello.

Ideata da Ignazio Garsia nel 1974 come gruppo di ottoni - da cui "The Brass Group" -, la Fondazione è l'unico ente italiano di produzione di musica jazz e tra i più rari al mondo.
Nel corso della sua storia, il Brass Group di Palermo e la sua Orchestra Jazz Siciliana - al pari delle orchestre del Lincoln Center di New York e della BBC di Londra - hanno potuto vantare i più grandi direttori d'orchestra: tra questi Toshiko Akijoshi, Carla Bley, Francy Boland, Bob Brookmeyer, Billy Childs, Eumir Deodato, Peter Erskine, Gil Evans, Frank Foster, Paul Jeffrey, John Lewis, Mel Lewis, Vince Mendoza, Bob Mintzer, Pete Rugolo, Bill Russo, Gunther Schuller, Martial Solal, Clark Terry, Bob Wilber, Ernie Wilkins. La Fondazione ha tra l'altro ospitato i maggiori protagonisti della storia della musica afroamericana: da Dizzy Gillespie a Miles Davis, da Art Blakey, a Frank Sinatra, da Pat Metheny a Sarah Vaughan. Un'attività che in questi anni ha reso Palermo una delle capitali del jazz europeo.

[Informazioni tratte da ANSA, Repubblica/Palermo.it, Corriere del Mezzogiorno - Italpress]

 

 

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30 gennaio 2012
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