Il Concours Mondial de Bruxelles fa tappa a Marsala
Il prestigioso concorso internazionale dedica, per la prima volta, una sessione ufficiale ai "Vini dolci, liquorosi e fortificati"
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Ospitare a Marsala il Concours Mondial de Bruxelles con una prima assoluta nella storia del più importante concorso internazionale, è un risultato di straordinaria rilevanza, e non solo per gli addetti ai lavori.
"Per ospitare questa edizione inedita del Concours Mondial de Bruxelles era importante trovare una regione emblematica e fortemente rappresentativa dei valori associati a questa tipologia di vini - sottolinea Baudouin Havaux, Presidente del Concours Mondial de Bruxelles -. La nostra scelta è ricaduta sulla Sicilia, e su Marsala in particolare, proprio in forza della grande storicità e tradizione che le caratterizza".
Per quattro giorni, oltre 50 giurati, tra giornalisti, enologi, buyer e formatori, provenienti da 4 continenti e di 20 nazionalità differenti, saranno chiamati a valutare nella città lilibea oltre 500 vini "dolci, liquorosi e fortificati" iscritti a questa speciale sessione del Concours. Un record mai raggiunto in questa specifica tipologia enoica. Numeri che riescono a sottolineare il successo di partecipazione che questa "prima assoluta" ha saputo rappresentare, coinvolgendo produttori, territori e istituzioni di tanti Paesi, del vecchio e nuovo mondo.
Si comincerà martedì 20 settembre con la tavola rotonda "Putting stickies back in the limelight: how to boost the sweet and fortified wine category" che si terrà alle ore 17,30 nel Complesso Monumentale di San Pietro, per poi proseguire mercoledì 21 con l'inaugurazione della prima sessione di degustazione a Baglio Oneto.
Giovedì 22 spazio alla seconda sessione di degustazione e alla Masterclass "Vini Dolci Naturali" a cura di Robert Camuto, giornalista e autore. Il programma si concluderà Venerdì 23 settembre con la terza ed ultima degustazione ufficiale del Concours.
Rilevante la presenza dei vini siciliani. Da Marsala a Pantelleria, dalle Isole Eolie a Noto e Siracusa, il patrimonio vitivinicolo della Sicilia mette in campo storie produttive secolari, di grande tradizione e qualità.
Dai Marsala nelle diverse tipologie ai Passiti di Pantelleria, dalle Malvasie delle Lipari ai Moscati di Noto e Siracusa. Vini che hanno conosciuto grandi successi e affermazioni ma che, oggi, devono ritrovare un vissuto di contemporaneità e di scelta del consumatore in grado di sostenere il valore economico oltre che paesaggistico, sociale e storico. Sono viticolture eroiche, la maggior parte condotte su piccole isole, o su specifici territori che vantano decine di generazioni di contadini coltivatori, custodi di identità.
- Il Marsala, storia di un vino anglo-siculo (Guidasicilia)