Il Consiglio dei ministri ha definitivamente approvato il decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
L'annuncio è stato fatto dal ministro del Lavoro Cesare Damiano in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Con il via libera al provvedimento il governo attua l'ultima parte della legge delega 123 dell'agosto 2007, il Testo unico sulla sicurezza.
In base al testo definitivo le imprese avranno tre mesi in più di tempo per adempiere agli obblighi connessi alle norme sulla valutazione del rischio.
Il Consiglio dei ministri ha accolto alcune delle modifiche sollecitate dalle commissioni di Camera e Senato. Tra queste, il "differimento dell'entrata in vigore per alcune disposizioni che prevedono nuovi adempimenti in materia di valutazione dei rischi e alcune rilevanti modifiche relative agli obblighi del committente in merito alla normativa sui cantieri temporanei e mobili", ha spiegato in una nota il sottosegretario al Lavoro Antonio Montagnino.
Il decreto prevede la pena massima dell'arresto fino ad un anno e mezzo in caso di omissione della valutazione di rischio per le imprese che svolgono attività in un contesto pericoloso. L'arresto può essere però sostituito da una sanzione pecuniaria tra 8.000 e 24.000 euro nel caso in cui il datore di lavoro dimostri di stare ripristinando condizioni di lavoro sicure.
"Ce l'abbiamo fatta e non era scontato. Grazie a un lavoro straordinario che anticipa di due mesi la scadenza della delega abbiamo compiuto un atto dovuto nei confronti del Paese con la più larga convergenza con le parti sociali ed il Parlamento", ha detto Damiano. "E' un atto dovuto al Paese - ha detto ancora il ministro Damiano - su cui abbiamo cercato di costruire più larghe convergenze con le parti sociali e il parlamento. E' una misura che si inserisce in un complesso di misure che guardano alla sicurezza. Un testo fra i più avanzati nelle legislazioni europee e anche oltre. Pensiamo di aver ben operato per arrivare bene al traguardo. Anche la collaborazione fra due ministeri (Lavoro e Salute, ndr) è una fatto inedito".
"E' stato introdotto - ha quindi spiegato il ministro Livia Turco - il libretto sul rischio sanitario, è stato rafforzato il rapporto tra luogo di lavoro e Asl, è stata rinvigorita la figura del medico competente, è stata promosso l'attività per la formazione dei datori di lavoro ed è stata introdotta anche la figura del rappresentante della sicurezza nei luoghi di lavoro". "E' stato anche approvato nel Cdm l'atto di indirizzo per l'avvio delle convenzioni sui medici di famiglia, sui pediatri e sugli specialisti ambulatoriali. Così da consentire il rinnovo delle convenzioni, che è importante perchè contiene misure di adeguamento salariale, ma anche perché lega l'aumento dei salari all'innovazione della medicina territoriale", ha poi concluso il ministro dellla Salute.
- Governo e Confindustria in rotta di collisione... (Guidasicilia.it, 07/03/08)