Il convento dei Cappuccini a Burgio
apre domenica dopo un restauro che ha riguardato anche le mummie trovate nella cripta
Dopo decenni di incuria e di abbandono finalmente l'intervento di recupero, puntuale e attento, che ha riguardato sia le strutture murarie e gli elementi di copertura del complesso conventuale che, anche, le numerose mummie scoperte durante i lavori, nell'antica cripta della chiesa.
I Cappuccini erano noti in passato per la pratica della mummificazione e, in generale, per la particolare attenzione nei confronti dei riti legati alla morte terrena.
Nei loro conventi, che avevano sede sempre ai margini degli abitati urbani, lungo le vie di comunicazione, vi era sempre un'area cimiteriale ed una cripta, sottostante la chiesa conventuale, ove venivano conservati, dopo essere stati imbalsamati, i fratelli trapassati e tutti i devoti che facevano parte delle varie confraternite legate all'Ordine.
I locali sottostanti la chiesa di Burgio erano zeppi di cadaveri informi e mummie lacerate nei loro abiti ridotti a stracci.
La scelta illuminata della Direzione dei Lavori di restauro ha consentito di recuperarle alla memoria dei contemporanei, dopo una scrupolosa opera di restauro, a cura di uno dei pochissimi esperti in Italia nel restauro dei cadaveri, Francesco Genovese.
Le mummie, tutte risalenti al periodo tra il '700 e l'800, sono state risistemate nelle tipiche nicchie ai lati della cripta che dovevano contenerle in origine.
Il complesso, e l'annesso "Museo delle mummie" sarà inaugurato e aperto al pubblico domenica alle 16,30 con un concerto dell'ensemble Le Brun.
Il museo del convento dei Cappuccini sarà gestito dall'Ufficio turistico del Comune e sarà visitabile mattina e pomeriggio.
INFO
Tel. 092565016