Il coreografo Virgilio Sieni torna a Palermo con "Le officine del Gesto"
A Palazzo Abatellis un progetto innovativo che crea una connessione tra lo spazio museale, il gesto, l'opera d'arte e la memoria
- Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI
Virgilio Sieni - danzatore e coreografo italiano noto in ambito internazionale per la sua ricerca sull'idea del corpo come luogo di accoglienza delle diversità e spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto - torna a Palermo per un Laboratorio che si svolgerà a partire dall'8 settembre per la durata di una settimana.
Il laboratorio si svilupperà come una sorta di officina creativa in cui i performer, uomini e donne senza particolari conoscenze nella danza, parteciperanno a diversi momenti: incontri sotto forma di lezione, percorsi creativi in forma di laboratorio e performance.
Il progetto di Sieni, che si propone come un percorso di approccio e trasmissione simile a quello delle storiche officine d'arte del Rinascimento, abbina il gesto all'incontro con le opere d'arte, a partire dall'Annunciata di Antonello da Messina e dalle sculture femminili che abitano le stanze dedicate a Laurana e Gagini.
Officine del gesto, questo il nome del progetto, si articola in tre azioni [ANNUNCIATA | LEZIONE SUL GESTO | performance 14 settembre - CANTI PALERMITANI | performance 15 settembre - IL SUONO DI UNA MANO | performance 16 settembre] che si svolgeranno in diversi luoghi di Palazzo Abatellis con l'intento di dar vita a un'officina creativa, ovvero a uno spazio cittadino in cui riconoscere il valore delle opere d'arte come patrimonio pubblico dal quale partire per inoltrarsi attraverso percorsi di attenzione e trasmissione per la costruzione di una comunità del gesto.
"Il museo, i luoghi d'arte, i palazzi storici e le architetture rappresentano, soprattutto in questo momento storico - dice Virgilio Sieni - i contesti dove promuovere e sviluppare processi artistici condivisi con i cittadini, stabilendo un nuovo equilibrio fondato sulla conoscenza, la ricerca e il senso di appartenenza. Ogni azione del Progetto è pensata per creare un sistema di relazioni e risonanze tra luoghi d'arte e cura del corpo, tra il senso della polis e la democrazia del corpo, i dettagli del paesaggio e la frequentazione rinnovata dei luoghi".