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Il cous cous italiano è quello più buono

L'Italia ha vinto la dodicesima edizione del Cous Cous Fest. Al Senegal il premio del pubblico

28 settembre 2009

L'Italia è il vincitore della dodicesima edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell'integrazione culturale, che si è chiuso ieri (domenica 27 settembre) a San Vito Lo Capo.
Con una ricetta di cous cous di pesce con finocchietto selvatico e medaglione di mostella, gli chef sanvitesi Giuseppe Favaloro e Vincenzo Caradonna, insieme al torinese Enrico Bricarello, selezionato durante l'anteprima dell'evento a giugno, hanno vinto il premio, offerto dal Banco di Sicilia e attribuito dalla giuria tecnica, guidata da Edoardo Raspelli, conduttore di Melaverde. Gli italiani, dal 2002, sono tornati a vincere, primeggiando tra gli altri sette paesi partecipanti alla competizione, Costa d'Avorio, Francia, Marocco, Palestina, Senegal, Tunisia e Israele.
Secondo il giudizio di dieci giornalisti ed esperti internazionali, il piatto italiano è stato apprezzato, come si legge nella motivazione, per la "semplicità, la linearità e un'esecuzione che ha rispettato al meglio terra, territorio e tradizione".
"Abbiamo voluto rappresentare - hanno detto Giuseppe Favaloro, chef e titolare del ristorante Zingaro a San Vito Lo Capo e Vincenzo Caradonna, chef del camping la Pineta, a San Vito Lo Capo – la tradizione più autentica nella cucina del piatto, preparato con il pesce, secondo la ricetta della provincia di Trapani, e ingredienti siciliani come il finocchietto selvatico e le mandorle»

Al Senegal, rappresentato da due donne chef, Ba Diatou e Fatou Mbelgue, è andato invece il premio del pubblico, offerto dai Premiati Oleifici Barbera. La loro ricetta di cous cous di pesce al forno è piaciuta al palato della giuria popolare ma ha anche emozionato il pubblico: una delle due chef, Fatou Mbelgue, ha infatti cucinato abbracciata alla sua piccola Eva di otto mesi, che ha tenuto sempre con sé, anche durante la premiazione ufficiale.

La cerimonia di premiazione, condotta da Donatella Bianchi e Vanessa Galipoli, si è svolta sul palco in una affollatissima piazza Santuario. La serata si è conclusa con il concerto di Giuliano Palma e i Bluebeaters che hanno fatto ballare tutti i visitatori con i ritmi travolgenti delle cover in stile ska/rocksteady.

E si è chiusa con un bilancio di 200 mila visitatori la dodicesima edizione del Cous Cous Fest, organizzato dal Comune di San Vito Lo Capo in collaborazione, da oltre dieci anni, con l'agenzia di comunicazione Feedback.
Il bilancio dell'ultima edizione della rassegna, con 30 mila ticket di degustazione venduti durante i cinque giorni, ha registrato un record storico di incassi: il primo giorno della rassegna, martedì, l'incremento rispetto allo scorso anno è stato del 260 per cento, mentre soltanto sabato sono stati 11mila i ticket di degustazione venduti a fronte dei 7.500 dello scorso anno e 70 mila i visitatori.
Questi i numeri della manifestazione: 400 le persone coinvolte nell'organizzazione tra chef, autisti, personale di sala, hostess, sommelier, addetti al villaggio e alla sicurezza, accompagnatori e interpreti; 10 i giornalisti presenti in giuria e 70 quelli accreditati durante la rassegna provenienti anche da Francia e Inghilterra. Al villaggio gastronomico si sono consumati oltre 9 mila litri di vino siciliano, 4 tonnellate di semola di grano duro, 30 mila porzioni di dolce siciliano tra cassatelle, cannoli e sfince e 1.000 litri di olio extravergine d'oliva. 80 gli stand allestiti nel centro storico di San Vito Lo Capo, invaso da turisti e visitatori e otto i paesi intervenuti alla rassegna, provenienti da 3 Continenti.

"Siamo fieri di questo risultato – ha detto Matteo Rizzo, sindaco di San Vito Lo Capo – ottenuto nonostante il forte maltempo di alcuni giorni che ha scoraggiato molti visitatori e anche grazie ad un palinsesto musicale di altissima qualità che ha visto esibirsi band di livello nazionale ed internazionale come i Negrita, Giuliano Palma e i Bluebeaters e Bandabardò. La manifestazione si basa su 'ingredienti' semplici ma unici: integrazione, pace e amicizia che creano a San Vito Lo Capo un'atmosfera speciale. La cittadina è stata letteralmente invasa da migliaia di visitatori che, fino alla domenica sera, hanno popolato piazza Santuario e preso d'assalto bar e ristoranti che hanno registrato il tutto esaurito". Soddisfazione è stata espressa anche dai main sponsor istituzionali, la multinazionale internazionale Electrolux e il Banco di Sicilia che hanno già annunciato che continueranno ad investire, nei prossimi anni, nella manifestazione.
La cittadina ha retto bene all'impatto della rassegna. E' da sottolineare l'efficienza degli operatori municipali di pulizia che, a pochi minuti dalla conclusione dei concerti, ripulivano la piazza e le strade del centro storico, rendendoli immediatamente fruibili.     
A trionfare a San Vito, infine, è stata ancora una volta la pace. Guy Perez ed Ely Ozen, gli chef israeliani partecipanti alla manifestazione, nelle cucine hanno abbracciato George Sour e Jouni Koric, gli chef  palestinesi, testimoniando che la tavola è strumento di integrazione e pace.

- www.couscousfest.it

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28 settembre 2009
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