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Il Cpa scoppia, basta migranti!

Il sindaco di Lampedusa minaccia diffide nei confronti delle Forze dell'Ordine

25 agosto 2008

AGGIORNAMENTO
Lampedusa, il Cpa si alleggerisce - Quasi 600 immigrati sono stati trasferiti oggi, in aereo e in nave, dal Centro di prima accoglienza di Lampedusa dove ieri era stata toccata la cifra record di 2 mila presenze. L'ultimo volo dei quattro voli previsti per oggi sta per decollare dall'aeroporto.
In questo momento nella struttura, che ha una capienza di 700 posti letto, si trovano circa 1100 persone.
Dopo i 300 migranti giunti ieri sull'isola, oggi non si sono registrati, fino a ora, nuovi sbarchi. Dei 600 clandestini trasferiti oggi dal Centro di permanenza di Lampedusa, circa 160 sono stati trasportati a Roma e in Puglia con aerei C-130J dell'Aeronautica militare. Il primo velivolo è atterrato intorno alle 14 all'aeroporto militare di Ciampino con a bordo un centinaio di immigrati, poi trasferiti al Centro di Castelnuovo di Porto. Un altro volo dell'aeronautica, sempre da Lampedusa, è in arrivo invece all'aeroporto militare di Amendola con circa 60 persone a bordo.
Da venerdì ad oggi sono oltre 500 gli immigrati trasferiti da Lampedusa nei vari Centri dislocati sul territorio nazionale con diversi voli dell'aeronautica. "Si tratta di un'attività operativa di concorso al Ministero dell'Interno - spiegano alla forza armata - che solo nel mese di agosto ha permesso di trasferire in tempi strettissimi oltre mille immigrati giunti sulle coste meridionali italiane".  [La Siciliaweb.it]
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Gli ultimi sbarchi nella notte tra sabato e domenica: prima un vecchio peschereccio con 198 migranti, tra cui 17 donne e due bambini; poco prima dell'alba di ieri sono giunti altri 88 extracomunitari, tra cui 27 donne e due bambini, soccorsi su un gommone a 45 miglia a sud-est di Lampedusa, sempre da un motovedetta della Capitaneria.
Nella tarda mattinata di ieri sono infine sbarcati altri 45 immigrati, tra i quali 13 donne, mentre un altro barcone con a bordo una quarantina di persone è stato avvistato dalla guardia costiera di Palermo a 40 miglia a sud ovest di Lampedusa.
Tutti gli immigrati sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa...

Davanti agli oltre 2mila immigrati ospitati nel centro di prima accoglienza di Lampedusa e ai continui sbarchi sull'isola siciliana, il sindaco dell'Isola, Bernardino De Rubeis, conferma la linea dura: dopo il filo spinato attorno al Cpa e le ronde di vigilantes, ha diffidato le forze dell'ordine a trasferire altri clandestini minacciando "denunce per attentato alla pubblica sicurezza".
"Se non rispetteranno la diffida e accompagneranno nel centro altri clandestini - avverte il sindaco - li denuncerò per attentato alla sicurezza pubblica e sarà la magistratura poi a decidere".

Secondo De Rubeis "nel Cpa non c'è più spazio". "Il centro ha una capienza massima di 840 posti, estendibili a 1.200 con gli spazi esterni - ha spiegato - ma con i nuovi tocchiamo quota 2.200, a fronte di 200 partenti. La gente è ammassata tra immondizia e urine, i bagni e le docce sono impraticabili. Il centro scoppia, siamo a rischio. Se dovesse succedere qualcosa all'interno i 60 soldati e i carabinieri non potrebbero far nulla". Con la diffida, aggiunge il sindaco, "metto in pratica i poteri che mi conferisce il pacchetto sicurezza".
Secondo il sindaco, "i continui sbarchi di clandestini dimostrano il fallimento della politica estera del governo che non mantiene le promesse fatte ai lampedusani, la nostra isola è ormai un carcere a cielo aperto".

"Vengono a mancare le norme di sicurezza e ordine pubblico, di igiene e sanità. Ma non solo, si nega la stessa dignità umana". De Rubeis ha chiamato in causa anche l'ente gestore del centro, il responsabile di Lampedusa accoglienza, la società cooperativa che gestisce il Cpa, Cono Galipò, ma anche il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento delle libertà civili e l'immigrazione. Accuse poi nei confronti della Croce rossa, dell'Alto commissariato dei rifugiati e delle ong "che parlano e non fanno niente".
Cono Galipò ha risposto così a Bernardino De Rubeis: "Il problema è che vengono portati qui gli immigrati che sbarcano nell'isola e noi non possiamo fare altro che accoglierli e comunque, che cosa succederebbe se fossero liberi nel territorio?". "Smentisco categoricamente, non ci sono violazioni di norme igieniche o sanitarie, non ci sono problemi di igiene e sanità nel cpa - ha spiegato Galipò -, c'è una situazione di pesantezza che crea problemi operativi, ma a cui facciamo fronte con turni del personale, che al momento conta 80 persone al giorno".

Ma il sindaco De Rubeis ha annunciato comunque una denuncia verso l'ente gestore e chi è coinvolto nella gestione del Cpa, documentata con foto, "perché mancano le stesse norme per il rispetto dell'uomo: abbiamo a che fare con persone e non bestie. Vengono salvate in mare e poi trattate così".
Il sindaco ha denunciato anche gravi problemi di approvvigionamento dell'acqua: "Da 20 giorni non la distribuiamo più ai cittadini lampedusani per darla agli immigrati del centro ed evitare epidemie e crisi sanitarie. Siamo al limite della sopportazione, la situazione ora è proprio indigeribile".

De Rubeis ha inoltre confermato che in questi giorni cominceranno i lavori per la sistemazione del filo spinato attorno al centro di accoglienza "per impedire le fughe di clandestini", mentre questa settimana dovrebbe partire anche il servizio di ronda di vigilantes e volontari.

"L'Europa intervenga su Lampedusa" - "Fino a quando l'Italia, stretta fra il ricatto della Libia e l'ipocrisia dell'Europa antirazzista, dovrà assoggettarsi ad accogliere le carrette del mare, favorendo di fatto il turpe traffico di esseri umani?". A chiederlo è il parlamentare europeo della Lega Nord, Mario Borghezio, secondo il quale "l'Europa supersensibile ai diritti umani assiste in un vergognoso silenzio al dramma di Lampedusa,  la perla del Mediterraneo invasa da migliaia di clandestini". "Ci sentiamo in dovere di svegliare l'Europa dal suo torpore: lo faremo a Bruxelles - ha detto Borghezio - durante la prossima sessione, che non si terrà a Strasburgo, dando voce all'appello disperato del sindaco di Lampedusa e della popolazione che sembra non essere giunto ai piani alti del potere politico europeo. Porteremo la voce della senatrice Maraventano, che in prima persona testimonia con grande coraggio la volontà dei lampedusani di difendere la propria isola ed i propri sacrosanti diritti. E' ora - ha conclude l'europarlamentare leghista - che anche l'Europa dica basta con le carrette del mare e con  il traffico di esseri umani nel Mediterraneo".

"Salvare vite umane è obbligo giuridico" - "Salvare vite umane in mare è un obbligo giuridico internazionale. Il dovere di prestare soccorso prescinde dalla posizione giuridica della persona soccorsa e non ottemperarvi rappresenta una grave violazione del diritto, sia da parte dei privati che dei corpi dello Stato". Laura  Boldrini, portavoce in Italia dell'Unhcr, l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, commenta così la "diffida" alle forze dell'ordine rivolta dal sindaco di Lampedusa. "In questi difficili anni in cui il Mediterraneo è diventato "mare di frontiera" - ha affermato l'esponente dell'Unhcr - la Guardia costiera, la Marina militare e la Guardia di finanza, ma anche tanti pescatori, si sono contraddistinti per senso di responsabilità nel salvare vite umane. E questo fa onore a tutta l'Italia. Circa la destinazione delle persone soccorse, è importante - specialmente quando si tratta di richiedenti asilo - che vengano fatte sbarcare in un porto sicuro dove possano aver un'adeguata assistenza e accesso a una procedura d'asilo".

Laura Boldrini, pur ammettendo che "quest'anno Lampedusa è particolarmente esposta al fenomeno degli arrivi via mare" sottolinea tuttavia che "chi arriva a Lampedusa via mare non costituisce di certo una minaccia per l'isola poichè si tratta sempre più spesso di persone, inclusi molti minori, in fuga da  guerre e persecuzioni, che chiedono protezione". "Apportare modifiche al Centro di prima accoglienza ricorrendo a misure di sicurezza che evocano centri di detenzione, come il filo spinato - ha osservato ancora - sarebbe inutile e darebbe un'idea del tutto fuorviante dell'accoglienza che si riceve in Italia, specialmente quando si tratta di persone chehanno affrontato il mare aperto su imbarcazioni improvvisate, rischiando la propria vita".
La portavoce dell'Unchr concorda tuttavia con il sindaco sulla necessità di "accelerare i ritmi di trasferimento dei migranti e dei richiedenti asilo verso altre destinazioni. Questo ridurrebbe anche l'attuale pressione sul centro di Lampedusa che si trova ad ospitare un numero troppo elevato di persone e consentirebbe migliori condizioni d'accoglienza". 

Il problema degli sbarchi, comunque, in Sicilia non riguarda soltanto Lampedusa. Sabato scorso è stato registrato un maxi sbarco nel Siracusano. La Guardia di finanza ha intercettato a 60 miglia a sud-est di Portopalo di Capo Passero un barcone con a bordo 245 persone. Tra gli immigrati 25 donne e 9 bambini.

[Informazioni tratte da Repubblica.it, La Siciliaweb.it, TGCOM, La Stampa.it]

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25 agosto 2008
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