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Il Csm interviene nel nuovo caso Ciancimino jr-Ingroia

Il Consiglio superiore della magistratura interverrà con il "consueto scrupolo e con tempestività"

09 settembre 2011

Il caso delle intercettazioni telefoniche, pubblicate da Panorama, riguardanti Massimo Ciancimino e i suoi presunti rapporti con il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia sarà esaminato "con il consueto scrupolo e con tempestività" dal Consiglio di Presidenza del Csm, che "adotterà le determinazioni conseguenti". Ad annunciarlo è stato il vicepresidente del Csm Michele Vietti.
Una tempestività, quella specificata da Vietti, che arriva dopo che il Pdl aveva sollevato un’aspra polemica, sollecitando non solo l’intervento di Palazzo dei marescialli ma anche del ministro della Giustizia Nitto Palma.
"Negli uffici della Procura di Palermo io faccio quel che minchia voglio" dice l'ex supertestimone della procura di Palermo, poi arrestato nell'aprile scorso per calunnia aggravata in due colloqui datati 16 novembre e 1 dicembre 2010. E' il suo interlocutore, il commercialista Girolamo Strangi, a essere intercettato perché indagato dalla procura di Reggio Calabria. Ed è a lui che il figlio di don Vito spiega di avere quasi libero accesso agli uffici della procura di Palermo e di aver armeggiato al computer del procuratore aggiunto Antonio Ingroia, in assenza del magistrato, accedendo a informazioni riservate.

Una vicenda giudicata inquietante dal Pdl. "Chi sia Ciancimino Junior lo avevamo capito da tempo. Ma che l’icona dell’antimafia secondo la definizione del procuratore Ingroia, fosse anche 'padrone' di alcuni uffici della Procura di Palermo è scandaloso" è insorto il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che prima ha chiesto al ministro Palma di "avviare un’indagine per verificare se le affermazioni di Ciancimino Junior sono supportate dai fatti" e poi ha sollecitato anche l'intervento del Csm. Sulla stessa linea il vice capogruppo vicario del Pdl al Senato Gaetano Quagliariello, che si dice certo che "tutte le autorità competenti, compreso il Csm", avvieranno immediati accertamenti, perché "la gravità delle rivelazioni del settimanale 'Panorama' su Massimo Ciancimino, il suo presunto svernare solitario negli uffici del procuratore aggiunto Antonio Ingroia e il suo presunto libero accesso al computer del magistrato e di lì a ogni tipo di informazione, si evidenziano da sé".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, LiveSicilia.it]

- Dice che lui in procura fa quello che minchia vuole ... (Guidasicilia.it, 08/09/11)

 

 

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09 settembre 2011
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