Il Csm risponde all'accusa di Antonio Igroia...
"Nessuna punizione per Ingroia. L'assegnazione ad Aosta era obbligata"
Sono "destituite di ogni fondamento" le dichiarazioni rilasciate da Antonio Ingroia secondo cui il Csm avrebbe avuto un atteggiamento punitivo nei suoi confronti anche in relazione all'inchiesta sulla trattativa stato-mafia. Lo fa sapere lo stesso Consiglio superiore della magistratura, sottolineando che "il Csm si è limitato ad applicare la legge. L'assegnazione alla sede di Aosta era obbligata, trattandosi dell'unico circondario in cui il magistrato non si era candidato alle elezioni".
"L'assegnazione alla Procura nazionale antimafia - prosegue il Csm - non poteva avvenire per concorso virtuale e non erano immaginabili deroghe ad personam. Del resto il giudice amministrativo, a cui si e rivolto il dott. Ingroia, ha sinora confermato la correttezza delle decisioni del Consiglio. Chiunque è libero di fare le proprie scelte, ma deve assumersene le responsabilità e non scaricarle sugli altri". [ANSA]
- Addio alla toga... (Guidasicilia.it, 14/06/13)