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Il Csm si spacca sulla scelta del nuovo Procuratore nazionale Antimafia: Caselli o Grasso?

Due i candidati proposti dalla Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli

13 luglio 2005

Il Csm si spacca sulla scelta del nuovo Procuratore nazionale Antimafia. La Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli ha proposto due candidati, dividendosi esattamente a metà: il procuratore generale di Torino, Giancarlo Caselli, e il procuratore di Palermo, Piero Grasso. A ciascuno di loro sono andati tre voti.

A Caselli sono andati il voto del presidente della Commissione Francesco Menditto, togato di Magistratura Democratica (la stessa corrente in cui milita l'ex procuratore di Palermo), il laico dei Ds Luigi Berlinguer, e il consigliere Giuseppe Fici del Movimento per la Giustizia (il gruppo cui fa riferimento Grasso). Per il titolare della procura di Palermo hanno votato invece, il laico di An Nicola Buccico, il consigliere di Magistratura indipendente Giovanni Mammone e il togato di Unità per la Costituzione Wladimiro De Nunzio.
La proposta sarà trasmessa ora al ministro della Giustizia Roberto Castelli, che deve esprimere il suo parere sui due candidati; solo dopo questo passaggio toccherà al plenum del Csm pronunciarsi e dunque compiere la scelta definitiva tra Caselli e Grasso. Ma tutto potrebbe essere rimesso in discussione se nel frattempo venisse approvata in via definitiva e promulgata la riforma dell'ordinamento giudiziario, ora all'esame della Camera. Con l'emendamento Bobbio introdotto dal Senato, Caselli si troverebbe la strada sbarrata: la norma stabilisce infatti che gli incarichi direttivi non possono essere assegnati a magistrati che abbiano compiuto i 66 anni.

A proporre la nomina di Caselli è stato il relatore della pratica Menditto, mentre la candidatura alternativa di Grasso è stata presentata da De Nunzio e sostenuta da Mammone e da Nino Marotta dell'Udc, delegato da Piero GrassoBuccico, l'esponente della Cdl che fa parte della Commissione Direttivi, a sostituirlo nella riunione.
Se gli schieramenti che ci sono stati in Commissione saranno riproposti in plenum come tutto lascia pensare, dovrebbe essere Grasso ad avere partita vinta, un esito che in tanti a Palazzo dei marescialli giudicano ormai scontato.
''È già importante che la Commissione abbia deliberato in tempi brevi - ha detto il presidente Menditto, che ha proposto la nomina di Caselli, mentre De Nunzio ha presentato la candidatura di Grasso -. E faremo il possibile per definire la pratica presto, visto che dal 2 agosto prossimo il posto di procuratore nazionale antimafia resterà scoperto''. Il primo aprile scade infatti l'incarico dell'attuale titolare Piero Luigi Vigna.

[Foto in alto a sinistra, Giancarlo Caselli]

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13 luglio 2005
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