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Il curioso caso del Super Pippo governatore

Pippo Baudo e la candidatura fantasma nel Partito democratico siciliano

04 agosto 2012

Se Vittorio Sgarbi con il suo Partito della Rivoluzione, vorrebbe Franco Battiato come candidato alle Regionali siciliane, nel Partito democratico scoppia il curioso caso Pippo Baudo. Curioso perché c'è qualcosa che non torna nelle dichiarazioni del presentatore di Militello in Val di Catania e quelle di Giuseppe Lupo, il leader del Pd siciliano.
"Mi hanno chiesto di candidarmi alle prossime elezioni in Sicilia, me lo ha chiesto il Pd", ha rivelato Baudo (che da settembre torna in onda con un programma su Rai3) ai microfoni della Zanzara di Radio 24. Il segretario Lupo però smentisce subito: "Mai proposto a Baudo la candidatura alla presidenza della Regione siciliana. Ho appreso questa notizia dalla stampa. Non ho mai pensato a lui".

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ride quando gli chiedono notizie della possibile candidatura di Baudo per il dopo Lombardo. "Questo non lo so".
Super Pippo precisa: "Mi ha chiamato un mio amico che milita nel Pd, ai massimi livelli, e me lo ha chiesto. Ma gli ho detto di no. Per la prima volta dichiaro la mia incompetenza specifica: non saprei governare, e soprattutto non vorrei essere governato da altri, con tutti quei compromessi che ci vogliono in politica". "Inoltre - aggiunge Baudo a La Zanzara - non è vero che vincerei a mani basse. Comunque ho sempre votato a sinistra, e adesso voto per il Pd. La Sicilia ha bisogno di una rivoluzione culturale. Ha professionisti di altissimo livello, docenti, medici e architetti ma non si sporcano le mani facendo politica e l'hanno delegata a questi politici di professione". E tra quelli già candidati? "Mi piace Crocetta, quello che ha fatto il sindaco di Gela, tutti dicono sia una persona molto intelligente e coraggiosa".

Per Baudo "Maurizio Gasparri è un nemico storico. E' ovvio che politicamente non la penso come lui ma non credo sia sufficiente per attaccarmi continuamente. Per fortuna non c'è più il confino, come ai tempi del fascismo. Gli piacerebbe mandarmi a Ustica. Invece sono ancora vivo. Certe volte parlo un po' troppo, non riesco a frenarmi, a volte mi dicono che dovrei morsicarmi il labbro. Però ormai mi sono liberato di certi freni inibitori".
I conduttori gli chiedono cosa pensa del ritorno di Berlusconi. "Come si dice dalle mie parti, è una minestra riscaldata - conclude Baudo a Radio 24 - e dunque non va bene. Però non penso che Berlusconi alla fine lo faccia. Lui vorrebbe tutta l'Italia in piedi che dice 'torna torna' ma non succederà".

Il curioso caso di Baudo governatore siciliano, ha dato il "La" a Claudio Fava, lui sì candidato per la corsa a Palazzo d’Orleans, per "rimproverare" il Pd siciliano. "Vedo che il Pd continua a produrre candidati in serie: Crocetta, Lupo, Baudo... Un trastullo che, a poco più di due mesi dal voto, offende gli elettori democratici e tutti i siciliani che vogliono voltare pagina. L'alternativa non va costruita su vecchie formule e sulle solite pretattiche di partito ma sul coraggio di un cambiamento vero, coraggioso, rigoroso". "Nel frattempo i siciliani cercano di uscire dalle macerie lasciate dal governo Lombardo - aggiunge Fava - e vivono nell’incubo di una condizione estrema, di profondo disagio per l’assenza di lavoro e di prospettive per i giovani. Ci rivolgiamo a chi vuole una vera alternativa per liberare la Sicilia. Ci rivolgiamo agli elettori del centrosinistra, stanchi delle dispute interne e a tutti i siciliani di buon senso, arrabbiati ma decisi a voltare pagina".

E sull’ormai imminente campagna elettorale siciliana, anche il Codacons ha qualcosa da eccepire: l’assoluta mancanza di candidate donne. "Sicilia sull'orlo del baratro? A salvarci tutti da periodi ancora più bui di quello attuale, può essere solamente una donna alla presidenza."
E ne sono convinti i rappresentanti siciliani dell’associazione, che vedono nell'eventualità di una presidenza in rosa una possibilità concreta di rilancio della Regione. "Serve una donna a guidarci - afferma  Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons - una donna che non sia schiava delle logiche politiche, ma attenta alle esigenze reali della gente, dei mercati, della vita pubblica e privata dei siciliani. Non vogliamo scadere nel luogo comune della donna come figura materna e accogliente, regina della casa che fa quadrare i conti a fine mese, perché è uno stereotipo ormai lontano dalla maggior parte delle figure femminili, ma vogliamo sottolineare il ruolo sempre crescente che la donna ha ormai conquistato a tutti i livelli della società, con determinazione e coraggio. Determinazione, coraggio, razionalità e  buon senso sono le caratteristiche che secondo i consumatori dovrebbe avere un buon governatore e sono certamente racchiuse nella figura femminile, che noi sosterremo con forza in un'eventuale candidatura."
"Ci serve un presidente che non sia schiavo delle logiche dei poteri forti e che abbia il coraggio di tagliare il superfluo per il bene  della comunità, salvaguardando però i servizi fondamentali e incrementando il livello di benessere e gradimento dei cittadini.
Ci serve un presidente che abbia fantasia, per inventare una nuova Sicilia che sappia valorizzare al meglio tutti i meravigliosi e gustosi ingredienti che ci regala: il sole, il mare, le bellezze naturali e archeologiche, le tradizioni e la storia.
Ci serve, infine, un presidente capace di ridare un  volto umano alla politica, sempre più distante dalla gente comune, sempre più incapace di comprendere i problemi di famiglie che non arrivano più a fine mese.
Una donna alla presidenza - conclude Tanasi - potrà fare tutto questo e noi siamo pronti a promuoverla".

Una candidatura in rosa per la Sicilia è quello che auspica anche il ministro del Lavoro con delega alle Pari Opportunità, Elsa Fornero, che durante un'audizione in Commissione Affari Sociali della Camera, ha detto: "I candidati in Sicilia del dopo Lombardo sono tutti maschi. Questo è il segno dell'arretratezza della politica. Avere solo uomini candidati non è una buona premessa per il rinnovamento della politica". E lancia un monito: "Voglio invitare qualche siciliana di valore, e ce ne sono, a candidarsi e competere con gli altri. È una situazione troppo sbilanciata".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Codacons.it, LiveSicilia.it]

 

 

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04 agosto 2012
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