Il debutto cinematografico di Scimone e Sframeli alla Mostra di Venezia
I due abitano insieme, comunicano pochissimo con il mondo esterno, poco tra di loro, ed esclusivamente in dialetto messinese.
E' un rapporto che consiste nel ripetersi di dialoghi paradossali, con la logica stringente di Nunzio che manda in tilt le banalità quotidiane, e le risposte secche di Pino che fanno infrangere qualunque voglia di comunicare.
Questo singolare equilibrio sarà sovvertito da due avvenimenti: il licenziamento di Nunzio e il suo contemporaneo incontro con Maria, giovane lavascale di cui si innamora all'istante.
Anche Pino si era andato avvicinando al suo compagno. Le cose pareva che si mettessero meglio. Ma tutto precipita, si sa. E non solo si vanificano le illusioni d'amore di Nunzio; Pino scopre che rinunciare ai "viaggi" per dedicarsi a Nunzio potrebbe, addirittura, metterne a rischio la vita.
Perché il tramite dei "viaggi" di Pino, un pescivendolo, viene ucciso da mani ignote? Perché Nunzio è minacciato?
Questa la trama di "Due amici", il primo film del duo messinese Scimone e Sframeli, che dopo gli apprezzati spettacoli teatrali Nunzio, Bar e La festa, debuttano sul grande schermo.
Si tratta dell'unico titolo italiano scelto per la Settimana internazionale della critica, nell'ambito della Mostra di Venezia, che si svolgerà dal 31 agosto al 7 settembre.
Vincitori dei Premi teatrali Idi e Ubu, rispettivamente come nuovo autore e nuovo attore, non è un caso che il film sia tratto proprio da "Nunzio", una pièce, scritta da Scimone, interpretata da Sframeli e diretta da Carlo Cecchi.
Scimone e Sframeli definiscono Due amici un "rischio necessario". "È un lavoro molto ponderato spiega Scimone frutto di quasi due anni di lavoro. Non ci interessava realizzare una mera trasposizione dello spettacolo. Due amici è un'opera totalmente cinematografica.
Un film che offre nuove e differenti emozioni rispetto a Nunzio. Al centro, troviamo sempre il rapporto d'amicizia fra Pino e Nunzio, ma la storia è arricchita dall'ingresso di nuovi personaggi. Cambia il linguaggio, da quello teatrale a quello cinematografico, ed è possibile apprezzare un cast straordinario, capace di entrare in sintonia con me e Francesco".
Gli interpreti sono Felice Andreasi, Valerio Binasco, Tano Cimarosa, Roberto Citran, Nicola Di Pinto, Gianfelice Imparato, Armando Pugliese, Nicola Rignanese e Teresa Saponangelo.
La direzione della fotografia è affidata a Blasco Giurato (Una pura formalità di Tornatore e il recente Vajont di Martinelli tra i suoi film più importanti), e realizzato da Francesco Tornatore (fratello di Giuseppe Tornatore), per la Medusa Film, con la partecipazione di Tele +.