Il decreto liberalizzazioni è legge
Federfarma proclama una giornata di chiusura delle farmacie per il prossimo 29 marzo
Con 365 voti favorevoli, 61 contrari e 6 astenuti, la Camera ieri ha approvato in via definitiva il decreto liberalizzazioni. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, rispondendo a una domanda dei cronisti, ha detto di ritenersi "molto soddisfatto".
E nel giorno in cui il provvedimento è diventato legge, Federfarma proclama una giornata di chiusura delle farmacie per il prossimo 29 marzo. Ma all'Autorità di garanzia sugli scioperi "non risulta pervenuta alcuna proclamazione di sciopero" per fine mese. Dunque, secondo il presidente Roberto Alesse, "si tratterebbe allo stato, di un effetto annuncio, anche alla luce del fatto che, se proclamato per tale data, esso si porrebbe in violazione dell'obbligo legale del preavviso".
Ieri il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, in aula a Montecitorio ha assicurato che non ci saranno "effetti finanziari negativi" in relazione ai 5 punti del decreto sui quali la Ragioneria generale dello Stato ha rilevato una mancanza di adeguata copertura. Durante l'esame degli ordini del giorno a Montecitorio, l'Aula dela Camera ha dato parere favorele a quello, bipartisan, sulla reintroduzione delle commissioni bancarie. L'ordine del giorno, firmato da Stefano Fluvi (Pd) assieme a Stefano Saglia (Pdl), Andrea Lulli (Pd), Angelo Cera (Udc-Terzo Polo), Maurizio Bernardo (Pdl) e Catia Polidori (Popolo e territorio), impegna il governo a reintrodurre le commissioni bancarie, chiedendo inoltre agli istituti di credito maggiore trasparenza e concorrenzialità.
Approvato, inoltre, un ordine del giorno presentato dalla deputata della Lega Nord Manuela Dal Lago, presidente della Commissione Attività produttive, che impegna il governo ad adottare le opportune iniziative per avviare in tempi rapidi l'esame della proposta di legge (a prima firma Dal Lago) per la riduzione dei termini di pagamento nelle transazioni commerciali e per il recupero dei crediti. Sì anche all'ordine del giorno della Lega che impegna il governo a valutare con urgenza la possibilità di escludere dall'Imu le abitazioni e i fabbricati rurali.
Intanto, Federfarma ha proclamato una giornata di chiusura a fine marzo delle farmacie e ha convocato l'Assemblea nazionale "per adottare ulteriori iniziative di carattere sindacale. In ogni caso, sta assumendo iniziative legali a tutela delle farmacie associate". "Il Ministero della salute - ha spiegato in una nota l'associazione dei farmacisti titolari - ha diramato un parere interpretativo su alcuni aspetti dell'art.11 del Dl sulle liberalizzazioni, in vista dell'entrata in vigore della legge di conversione prevista per sabato 24 marzo. Tale parere contiene varie forzature e incongruenze che stravolgono la volontà del Parlamento e che avranno un impatto negativo sul servizio farmaceutico". Secondo Federfarma "la forzatura più grave e di impatto immediato" è aver posto il limite dei 65 anni per la direzione di una farmacia, con l'obbligo della rinuncia. "Siamo costretti a difenderci: le Regioni ora chiuderanno molte farmacie. Sono arrabbiata perché siamo stati corretti, abbiamo dimostrato serietà ed ora questo parere del ministero colpisce duramente i farmacisti titolari", sottolinea all'Adnkronos Salute Anna Rosa Racca, presidente di Federfarma. "E' inaccettabile. E' necessario che il ministro Renato Balduzzi torni indietro: si riformuli un'interpretazione corretta del comma 17 dell'articolo 11", dice Racca. Anche perché "questo è un parere immediatamente applicabile per le Regioni e i problemi cominceranno subito. Siamo in un Paese che punta all'aumento generale dell'età pensionabile. Ma un titolare di 65 anni non può più dirigere la propria farmacia: è l'unica categoria per la quale si abbassa l'età pensionabile". Il parere, inoltre, "ignora tutte le osservazione delle commissioni parlamentari della Camera e del Senato, non ha tenuto conto dalla lettura dell'ufficio studi del Senato. Anche da cittadina italiana credo sia allucinate pensare che a 65 anni non potrò più dirigere la mia farmacia". Molti esercizi chiuderanno,"altro che aprire nuove sedi", avverte Racca. "I farmacisti che sono da soli e che non possono permettersi di assumere un'altra persona o semplicemente perché, nell'immediato, non riescono a trovare la persona giusta, dovranno chiudere. La Regione gli chiederà di farlo. Nei piccoli Comuni ci sono moltissimi farmacisti che lavorano da soli. E avviene anche nelle città". Il rischio è che tra "15 giorni comincino le chiusure che hanno tanto il sapore di esproprio. Federfarma è vicina ai colleghi di 65 anni che si trovano travolti da questa interpretazione assurda del decreto", aggiunge infine Racca spiegando così le ragioni della serrata di fine marzo. [Adnkronos/Ign, Adnkronos Salute]
LE MISURE PRINCIPALI DEL DL SULLE LIBERALIZZAZIONI
ONERI IMPRESE. Stop a tutte le norme che pongono limiti all'esercizio delle attività economica.
SRL GIOVANI. Arriva la società semplificata a responsabilità limitata per gli under 35. Il notaio sarà gratuito.
PROFESSIONI. Stop alle tariffe minime. Il compenso è pattuito al momento dell'incarico ma non deve più essere scritto. Il tirocinio non può durare più di 18 mesi; riconosciuto un rimborso spese dopo i primi sei. Nelle società di professionisti i soci di capitale dovranno essere sotto il 33%.
NOTAI. Organico in aumento di 500 unità. Dal 2015 sarà comunque bandito un concorso annuale.
TRIBUNALI IMPRESE. Arrivano 20 nuove sezioni specializzate in materia d'impresa, una per capoluogo.
RATING LEGALITÀ IMPRESE. Arriva il rating legalità per le imprese. L'obiettivo è premiare tutte le imprese che operano sul territorio nazionale correttamente.
ICI CHIESA. Arriva l'Ici sulle attività non esclusivamente commerciali della Chiesa. Salve, in gran parte, le scuole e gli ostelli. I partiti continueranno a essere esenti.
COMMISSIONI BANCARIE. Con un emendamento approvato al Senato sono state azzerate. Il governo però è pronto a correggere la norma, tornando al tetto dello 0,5%. Stop alla commissione, fino a 100 euro, per chi fa il rifornimento di carburante con la carta o con il bancomat.
CONTO CORRENTE GRATIS PER PENSIONATI. Conto corrente gratis per i pensionati che hanno un assegno fino a 1.500 euro.
STOP A INCROCI TRA GRUPPI BANCARI. Vietati gli incroci personali tra gruppi bancari concorrenti.
MUTUI. Sarà portabile e rinegoziabile senza alcun addebito e perdite di tempo. Per sottoscriverne uno non sarà più necessario il conto in banca. Banche obbligate a sottoporre al cliente almeno due preventivi di due gruppi assicurativi per le polizze sulla vita legate ai mutui. Il cliente può, in ogni caso, scegliere sul mercato un'alternativa più conveniente. Più facile estinguere le ipoteche a garanzia dei prestiti.
RC AUTO. Addio ai rimborsi per i colpi di frusta; stretta sulle frodi (fino a 5 anni dire reclusione e banca dati danneggiati e testimoni), ma sconti in caso di installazione della scatola nera. Gli automobilisti virtuosi pagheranno la stessa tariffa Rc Auto in tutta Italia ed avranno però premi più bassi. Più facile riscuotere in caso di furto o incendio.
CLASS ACTION E CLAUSOLE VESSATORIE. Si rafforza la possibilità della class action. Arrivano mega-multe anti clausole vessatorie a danno dei consumatori. Estese alle microimprese le tutele nei confronti delle pratiche commerciali ingannevoli.
TAXI. Saranno i Comuni a fissare, se necessario, l'incremento delle licenze taxi. Questo in base alle analisi della nascente Autorità dei trasporti, che fornirà un parere non vincolante e che se sarà disatteso potrà essere impugnato al Tar.
AUTORITÀ TRASPORTI. Partirà entro il 31 maggio. Potrà erogare sanzioni amministrative.
CONTRATTI FERROVIE E RETE. I trattamenti dei ferrovieri saranno definiti dalla contrattazione collettiva. Sulla separazione della rete si esprimerà l'Autorità.
TRASPORTI PUBBLICI LOCALI. Obbligatori gli ambiti territoriali almeno provinciali; sì ai meccanismi premiali per gli affidamenti mediante gara; riduzione a 200.000 euro del valore dei servizi che è possibile affidare in house; estensione della normativa al trasporto ferroviario regionale.
FARMACIE. In arrivo 5 mila nuovi esercizi. I farmaci che saranno delistati dalla fascia C si potranno comprare in tutte le parafarmacie. Sì ai farmaci monodose.
EDICOLE. Potranno vendere anche altri prodotti e praticare sconti.
BENZINAI. Via libera agli operatori indipendenti, agli impianti multimarca e ai self service tout court fuori dai centri abitati. Possibile fare il pieno e comprare bevande, giornali e sigarette.
ENI-SNAM. La separazione tra Eni e Snam dovrà avvenire entro settembre 2013.
GAS. Cambiano i parametri sui quali si fissano i prezzi del gas con lo scopo di allineare i prezzi italiani a quelli, più bassi.
ENERGIA ELETTRICA E NUCLEARE. Contro il caro prezzi in arrivo una revisione delle norme. Accelerazione della dismissione dei siti nucleari.
TESORERIA UNICA. Stop fino al 31 dicembre 2014 del regime di tesoreria misto introdotto per regioni, enti locali, sanità e università e secondo il quale questi settori sono tenuti a versare in tesoreria unica soltanto le entrate provenienti dal bilancio dello Stato e non anche le entrate proprie.
DEBITI P.A. Titoli di Stato in cambio di debiti nei confronti della P.a. per un valore di 4,7 miliardi di euro.
BARCHE. Cambia la tassa: non più un'imposta sullo stazionamento ma sul possesso. Noleggio più facile.
CARCERI. Sarà possibile costruirle e gestirle attraverso il "project financing".