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Il destino (segnato?) del Ponte sullo Stretto

La Società Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink non hanno raggiunto un accordo e quindi...

01 marzo 2013

E’ oramai agli sgoccioli il conto alla rovescia per il destino del Ponte sullo Stretto di Messina. A mezzanotte scade infatti il termine per l'atto aggiuntivo tra la concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink (guidato da Impregilo), e visto che le due società non hanno raggiunto un accordo, naufraga con esso anche il sogno del Ponte. Per ora, ha spiegato il ministro Corrado Passera, non ci sono stati "segnali concreti" e "quindi la scadenza andrà non rispettata".

"In novembre abbiamo fatto un decreto legge che fissava le condizioni a cui si poteva tenere aperto il progetto" e ci si è dati 4 mesi (cioè fino al primo marzo) per riformulare l'accordo con il contraente generale, ha spiegato il ministro Passera: ma al momento, non essendoci alcuna novità, è improbabile che il termine venga rispettato e, di conseguenza accadrà quanto prevede la legge, cioè il contratto siglato nel 2006 tra Stretto di Messina e Eurolink decadrà. Anche perché il Governo ha deciso martedì di non prorogare il termine del primo marzo come invece richiesto dal contraente generale.


Il "Ponte Omerico" di Armando Brasini, uno dei progetti presenti al Concorso del 1969

Si sta quindi per abbassare il sipario su un'opera costata dal giugno 1981 (anno di costituzione della società Stretto di Messina) ad oggi circa 300 milioni tra ricerca e sviluppo, stato di fattibilità, progettazione e bando di 4 gare internazionali.
Un progetto che ha preso forma nel lontano 1968 (quando l'Anas bandì un concorso internazionale di idee per la realizzazione di un collegamento stabile tra Sicilia e continente), ma che si è concretizzato negli ultimi 10 anni, a partire dall'approvazione del progetto preliminare da parte del Cipe nell'agosto 2003. Un'opera ambiziosa (una campata unica da 3,3 km che ne farebbe il ponte più lungo al mondo; con 6 corsie stradali e due binari), discussa e contestata: bloccata dal Governo Prodi nel 2006 (con l'esclusione del ponte dalle priorità del programma dell'Esecutivo), ma poi 'resuscitata' da Berlusconi nel 2008, fino all'avvio della progettazione definitiva nel 2010.

Il 2 novembre scorso, però, il Governo Monti ha chiesto alle due società di recepire, attraverso un atto aggiuntivo, una serie di clausole tra cui la sospensione dell'opera per due anni senza che si debbano pagare all'appaltatore penali per i ritardi (LEGGI). Una decisione contestata da Eurolink, che ha subito dichiarato il recesso del contratto e impugnato davanti al Tar l'opposizione della Stretto di Messina al recesso.
Nel caso in cui domani non si arrivi alla firma, Eurolink sarà risarcita solo di alcune decine di milioni - si apprende da fonti ministeriali - per gli studi di fattibilità e le spese del progetto. Sulla vicenda, tuttavia, si aprirà un confronto in sede giurisdizionale. Mentre per la Stretto di Messina andrà fatto un dpcm per la sua liquidazione.

Contro il rischio di uno stop al Ponte, in cui sperano gli ambientalisti, hanno alzato la voce ingegneri e architetti di tutto il mondo che ieri, con un'inserzione sulla stampa, hanno chiesto di non disperdere "un patrimonio di conoscenze altrimenti impensabili". "Il ponte sullo Stretto di Messina - si legge nell'appello messaggio - non è una storia di sprechi, ma al contrario è una impresa che ha portato all’Italia ed alla comunità scientifica internazionale uno straordinario bagaglio di specifiche conoscenze multidisciplinari che sono state riconosciute e oggi ricercate in tutto il mondo".
Sono trentanove i firmatari tra professori, ingeneri e tecnici italiani, danesi, giapponesi, inglesi, canadesi e statunitensi.

Tra gli altri l’architetto Daniel Libeskind, autore della ricostruzione di Groud Zero e che ha progettato l’avveniristico centro direzionale alla base del ponte, il Professor Giulio Ballio già Rettore Politecnico di Milano e autorevole esperto internazionale di costruzioni in acciaio, il professor Fabio Brancaleoni Ordinario di Scienza delle Costruzioni Università "Roma Tre" e primario esperto italiano in ponti sospesi, il Professor Giorgio Diana Direttore della galleria del vento del Politecnico di Milano e uno dei massimi esperti in aerodinamica, il professor Niels J. Gimsing Emerito della Technical University of Denmark riconosciuto tra i massimi progettisti europei di ponti sospesi, il professor Michele Jamiolkowski Emerito di Geotecnica Politecnico di Torino tra i più autorevoli specialisti in campo internazionale di geotecnica, Klaus H. Ostenfeld, Peter Sluszka e Kenneth Serzan massimi esperti di ponti sospesi appartenenti a tre giganti dell’ingegneria mondiale Cowi, Ammann & Whitney e Parsons, Yasutsugu Yamasaki che ha progettato l’attuale ponte sospeso più lungo al mondo, l’Akashi Bridge in Giappone, Roberto Zucchetti del CERTeT-Università Bocconi che coordina l’area Economia dei Trasporti.
Preoccupazione arriva anche dai territori coinvolti, per i quali "la realizzazione del Ponte - ha detto l'assessore ai Trasporti della Calabria Luigi Fedele - costituisce un passaggio cruciale per innescare un circolo virtuoso di crescita e occupazione".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere.it]

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01 marzo 2013
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