Il diavolo veste Prada e... Prada paga in nero?
"Giardinieri in nero nella villa di Favignana", denunciata la stilista Miuccia Prada
La stilista Miuccia Prada dovrà comparire dinanzi al giudice del lavoro del Tribunale di Trapani a cui hanno fatto ricorso i fratelli Mario e Tindaro Oliva, due giardinieri che hanno prestato la loro opera nel giardino della villa di Favignana dell'imprenditrice della moda.
I fratelli Oliva, assistiti dall'avvocato Nino Sugamele del foro di Trapani, asseriscono di aver lavorato in nero, e chiedono adesso il riconoscimento del rapporto di lavoro di tipo subordinato a tempo indeterminato, nonché il versamento delle indennità previdenziali all'Inps.
In particolare Tindaro avrebbe prestato attività dall'ottobre del 2009 al maggio del 2012 mentre il fratello Mario per un anno a partire dall'ottobre del 2009. Tra le attività svolte, "con un rapporto di lavoro continuativo e subordinato", si sarebbero occupati della pulizia del giardino, della potatura degli alberi, della manutenzione dell'impianto di irrigazione e del servizio di custodia.
A tenere i contatti con i due giovani giardinieri sarebbe stato il commercialista che durante un viaggio sull'isola della stilista avrebbe chiesto agli Oliva di allontanarsi per un po' promettendo loro la successiva assunzione. "I miei assistiti - dice il legale Nino Sugamele - non sono mai stati assunti ragion per cui, sentendosi presi in giro, hanno deciso di fare ricorso e chiedere il riconoscimento dei propri diritti davanti al giudice".
La stilista dovrà, dunque, comparire il prossimo 18 marzo dinanzi al giudice del Lavoro del Tribunale di Trapani.
Miuccia Prada - il cui vero nome è Maria Bianchi -, insieme al marito Patrizio Bertelli, sono da anni appassionati delle Egadi. Oltre alla casa favignanese hanno, infatti, acquistato a Levanzo, isola che frequentano, una villa d'epoca che si affaccia sul porto e il Baglio Florio.
La stilista della moda, nel 2013, donò al Comune di Favignana l'idroambulanza "Santa Lucia Isole Egadi", un mezzo all'avanguardia e super attrezzato di 11 metri e per un valore complessivo di circa 300 mila euro da utilizzare per il salvataggio e il trasporto via mare di feriti e infermi. [Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, e dall’articolo di Maria Emanuela Ingoglia per Repubblica/Palermo.it]