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Il ''fantasma di Corleone'' va materializzandosi: di Bernado Provenzano adesso si conosce anche la voce

Registrata per la prima volta dalle cimici degli investigatori, la voce è stata riconosciuta dal pentito Nini Giuffrè

29 aprile 2005

Prima di Lui si aveva solo una foto in bianco e nero che ritraeva il volto fiero di un giovane ventenne e una, probabile, ricostruzione che lo invecchiava di parecchi anni. Poi, grazie al computer e alla descrizione dei collaboratori di giustizia, che a Lui di faccia lo conoscevano bene, si è conosciuto il vero volto (almeno così dicono pure i medici francesi che lo hanno operato senza sapere di avere a che fare con il ''boss dei boss'' di Cosa Nostra) di Bernardo Provenzano.
Oggi di Provenzano, il super ricercato e latitante da 42 anni, si ha a disposizione anche qualche frammento di discorso. Si ha la sua voce, insomma. Registrata per la prima volta dalle cimici piazzate dagli investigatori in un casolare di Mezzojuso, nelle campagne del Palermitano.

Ad accertare che si tratta proprio delle parole pronunciate della vecchia ''Primula rossa di Corleone'' è stato il pentito Nino Giuffrè, al quale il nastro magnetico è stato fatto ascoltare dai magistrati della Dda di Palermo durante un interrogatorio al quale è stato sottoposto lo scorso mese.
La conversazione del boss latitante è molto lunga. Finora la sua voce non era mai stata captata.
Il tono delle sue parole è pacato, l'accento dialettale è forte e si avverte il senso di ''rispetto'' che hanno le persone che parlano con lui, come si conviene insomma ad una persona ritenuta il boss dei boss.
Il capomafia discute in un casolare nelle campagne di Mezzojuso, lo stesso in cui il 31 gennaio 2001 è stato arrestato il boss Benedetto Spera. La registrazione risale al dicembre 2000, ma solo adesso è stato possibile identificare le persone che partecipavano al summit.
A quella riunione, infatti, erano presenti anche Giuffrè, Spera e Cola La Barbera, l'allevatore titolare del casolare, arrestato per il favoreggiamento del capo di Cosa nostra.

Bernardo Provenzano diventa sempre meno uomo invisibile. Adesso se ne conosce il volto, il vero timbro di voce e le inflessioni dialettali. Presto se ne conoscerà anche la consistenza fisica, perché non ci si può nascondere per sempre.

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29 aprile 2005
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