Il Festival ''Andate e Ritorni - Cinema e Migranti'' approda in America
Incontri, dibattiti, approfondimenti con registi e studenti americani. Il festival ''Andate e ritorni, cinema e migranti'' approda a New York, nel New Jersey e a Boston concludendo così la terza parte dell'iniziativa che, nel mese di maggio, si è svolta a Palermo e a Ragusa per rendere omaggio ad attori e registi che si sono cimentati su di un tema importante, delicato e a volte dimenticato, qual'è l'emigrazione.
Dal 18 al 23 novembre prossimi una delegazione siciliana sarà infatti negli States per un ciclo di conferenze abbinate alla proiezione di pellicole e dibattiti sul cinema italiano dell'emigrazione. Studiosi, attori, registi e docenti universitari comporranno, assieme all'assessore regionale al Lavoro ed Emigrazione, Francesco Scoma e al responsabile per le politiche migratorie della Regione, Lucio Oieni, la delegazione che si recherà in America per esportare i contenuti di quella che è stata la fortunata rassegna cinematografica organizzata dall'Associazione Ragusani nel Mondo.
''Un evento culturale ma anche un immenso motivo di orgoglio - spiega Sebastiano D'Angelo, direttore dell'Associazione Ragusani nel Mondo -. Un'iniziativa che, con conferenze e proiezioni sul cinema d'emigrazione, pone il sigillo ad una intensa ed eccezionale stagione di eventi culturali che hanno coinvolto la nostra associazione. Lo scorso maggio abbiamo proposto, a Palermo e a Ragusa, la proiezione di oltre 20 pellicole che hanno fatto la storia del film d'emigrazione, con un viaggio a ritroso sui percorsi che hanno coinvolto nel secolo passato intere generazioni di italiani migranti verso un futuro carico di speranza, ma anche con uno sguardo verso le nuove problematiche di una Italia vista come terra di approdo per migliaia di disperati del terzo mondo''.
Approda dunque in America quello che è il progetto voluto fortemente dall'Assessorato Regionale all'Emigrazione, volto a ridare smalto alle politiche dell'emigrazione, con uno stacco netto rispetto al recente passato, volto a ridefinire un'immagine diversa, più moderna ed evoluta della presenza dei siciliani nel mondo. ''E' doveroso - spiega D'Angelo - rivolgere un forte ringraziamento a quanti hanno contribuito alla realizzazione dell'evento con i loro preziosi apporti culturali ed organizzativi, dalle curatrici della rassegna Antonella Giardina e Giovannella Brancato, a Marcello Sajia e all'equipe di studiosi che lo assiste, ai registi e studiosi che partecipano alla missione culturale negli States, a Lucio Oieni, esempio di burocrazia illuminata, vero animatore e motore propulsore di una macchina organizzativa che ha già mostrato di girare con perfetto sincronismo nel corso della rassegna primaverile. Sono loro i veri protagonisti di un evento culturale che promuoverà l'immagine della nostre Istituzioni regionali all'estero''.
E negli States ad attendere la delegazione siciliana ci saranno registi, attori e studenti che prenderanno parte alle varie iniziative a cui hanno assicurato la propria presenza anche i componenti delle varie comunità siciliane emigrate.