Il figlio del boss Stefano Bontade, ai domiciliari per traffico di droga, è riuscito a diventare ''dottore''
Figlio di boss mafioso, trafficante di droga ma con un sogno... ''normale'': quello di fare l'agronomo.
Un sogno che adesso Francesco Paolo Bontade, 32 anni, figlio del capo mafia Stefano Bontade ucciso da Cosa nostra nel 1981 in piena guerra di mafia, potrà realizzare, grazie alla laurea conseguita nei giorni scorsi all'Università di Palermo, studiando in carcere e agli arresti domiciliari. Una laurea ottenuta studiando veramente sodo, tanto da meritare, con la sua tesi sull'agrumicultura, il voto finale di 105 su 110, e i complimenti della Commissione per l'impegno e la qualità della tesi.
Bontade junior, venne arrestato nel 2003 quando era già studente universitario, per traffico di droga. Da allora ha sostenuto otto esami mentre stava in carcere e uno materia durante il periodo degli arresti domiciliari. Nel frattempo è stato processato, condannato a otto anni, e gli sono stati anche confiscati molti beni di famiglia. ''Voglio diventare agronomo - ha spiegato il neo dottore - e lavorare nelle mie terre''.