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Il figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino interrogato sulle ''coperture'' a Bernardo Provenzano

08 aprile 2008

Massimo Ciancimino, il figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito, è stato interrogato ieri pomeriggio dai pm della DDA di Palermo nell'ambito di un'inchiesta che riguarderebbe le"coperture" di cui avrebbe goduto in latitanza il boss Bernardo Provenzano.
Ciancimino è stato sentito con l'assistenza del proprio difensore. Il figlio dell'ex sindaco è stato condannato a cinque anni e otto mesi per riciclaggio e tentata estorsione. Nei mesi scorsi la procura di Caltanissetta lo aveva interrogato nell'ambito dell'inchiesta sui mandanti esterni alle stragi di Falcone e Borsellino. Ciancimino in una intervista aveva dichiarato di aver visto più volte Bernardo Provenzano nella propria abitazione, ricevuto da suo padre Vito Ciancimino.

Massimo Ciancimino ha risposto alle domande che gli sono state poste dai sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia, Antonio Ingroia e Nino Di Matteo. Quest'ultimo è titolare dell'inchiesta sul mancato arresto di Bernardo Provenzano nel 1995 a Mezzojuso, nel Palermitano. Per questo mancato blitz è adesso sotto processo il prefetto, Mario Mori, che all'epoca era vice comandante dei carabinieri del Ros.
L'indagine prese il via dalle dichiarazioni fatte in procura dal colonnello dei carabinieri, Michele Riccio. Il prefetto Mori è adesso accusato di favoreggiamento alla mafia.
Il verbale d'interrogatorio reso da Massimo Ciancimino ieri pomeriggio è stato secretato.  [La Sicilia]

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08 aprile 2008
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