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Il fotovoltaico può portare a Catania 770 mln di euro

Enel, Sharp e Stm: ''Pronti altri investimenti per una possibile futura espansione''

22 gennaio 2010

Una seconda fase di "possibile futura espansione" potrebbe portare a quota 770 milioni gli investimenti della joint venture tra Enel Green Power, Sharp e StMicroelectronics, per la fabbrica di pannelli fotovoltaici che nascerà a Catania, la più grande di Europa. Il progetto è stato già presentato lo scorso 4 gennaio.

Mercoledì scorso, in occasione della presenza a Roma del numero uno di Sharp Katsuhico Machida, i vertici delle tre aziende hanno fatto il punto sul progetto e annunciato una possibile seconda fase di sviluppo.
La prima, che punta sulla tecnologia innovativa di Sharp che consentirà una posizione di vantaggio rispetto ai competitor "per almeno 4 o 5 anni", prevede l'avvio della produzione a inizio 2011, una capacita produttiva di pannelli per 160 Mw/anno, 320 milioni di euro di investimenti, un impatto occupazionale diretto per 250 risorse, indiretto durante la costruzione per 4-500 risorse, 250 risorse nell'indotto.
La seconda fase, annunciata nei giorni scorsi, è prevista tra il 2012 ed il 2014, prevede una capacità produttiva addizionale di pannelli per 320 Mw l'anno per portare il totale a 480 Mw/anno, altri 450 milioni di investimento portando il totale a circa 770 milioni di euro, un impatto occupazione addizionale diretto per 450 risorse (in tutto circa 700), indiretto per 4-500 persone in media durante la costruzione, e nell'indotto con un rapporto di uno a uno rispetto all'organico della fabbrica.
Enel farà "un utilizzo diretto di questa tecnologia", ha detto l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, parlando di una seconda joint venture, in questo caso tra Enel e Sharp (al 50%) creata per la realizzazione impianti solari in Europa, Medio Oriente e Africa.

"Ottima notizia per l'occupazione e lo sviluppo, ma il sindacato ha il dovere di verificarla in sede ministeriale". Hanno confermato "il giudizio positivo, ma esprimono cautela" la Cisl e la Fim di Catania sulla seconda fase dell'accordo Enel-Sharp-Stm, e hanno sottolineato come sia "opportuno che il sindacato sia reso partecipe delle intenzioni aziendali anche perchè saranno i piani industriali a parlare per tutti". "E' ovvio che confermiamo il giudizio positivo già espresso alcune settimane fa - ha ribadito Alfio Giulio, segretario generale della Cisl di Catania - ma è altrettanto naturale che il sindacato senta il dovere di verificare la portata di questi annunci. Per noi resta importante uno sviluppo che si colleghi alla rinnovata collaborazione con l'ateneo catanese. Non vorremmo poi che l'impatto occupazionale si riducesse a un semplice transito di lavoratori da una all'altra azienda. Così si vanificherebbe ogni sforzo di aumentare l'efficacia degli interventi e le loro ricadute reali sul territorio".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, ANSA]

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22 gennaio 2010
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