Il Giardino dove gli alberi sono Ricordi
Nel Giardino della Mamoria di Palermo un albero per le vittime della strage mafiosa di Ciaculli
Nei giorni scorsi il Giardino delle Memoria di Palermo, realizzato in un terreno confiscato alla mafia, si è arricchito di un nuovo albero. Cronisti e magistrati, infatti, cui il giardino è stato affidato, hanno piantumato un albero a ricordo delle sette vittime della strage mafiosa di Ciaculli del 30 giugno 1963.
La manifestazione è stata organizzata dal Gruppo siciliano dell'Unione cronisti e dai magistrati dell'Associazione nazionale magistrati di Palermo.
"Un altro albero in questo Giardino allunga l'elenco delle vittime cadute per mano mafiosa che saranno ricordate nella memoria di tutti - ha detto Leone Zingales, presidente del Gruppo siciliano dell'Unci - oggi abbiamo onorato la memoria di quattro carabinieri, due soldati ed un poliziotto. Cronisti e magistrati continuano questo percorso di legalità nel segno della memoria".
"In questo luogo dove natura e memoria si fondono - ha detto il prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone - i cronisti e i magistrati hanno dato vita a un qualcosa di straordinario e che non è soltanto simbolico".
Alla cerimonia erano presenti i familiari dei caduti e il consigliere comunale di Cassino (Frosinone), Marino Fardelli, parente dell'omonimo carabiniere dilaniato con i colleghi dalla "Giulietta al tritolo". Tra gli altri, sono intervenuti anche il vicesindaco di Palermo Mario Milone, il procuratore aggiunto Guido Lo Forte, presidente dell'Anm di Palermo e appena nominato dal Csm procuratore a Messina, il comandante regionale dei carabinieri, generale Arturo Esposito, il questore Giuseppe Caruso, l'assessore comunale all'Ambiente, Francesca Grisafi, il presidente del centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, l'avvocato generale dello Stato Vittorio Aliquò, ufficiali dell'arma dei carabinieri e della guardia di finanza, il comandante regionale dell'esercito, generale Mauro Moscatelli, ufficiali della Capitaneria di porto e i vertici regionali dell'Unione cronisti.
L'albero è stato donato dalla direzione dell'Orto botanico di Palermo.
"Magistrati e giornalisti - ha detto Lo Forte - hanno dato vita con questo giardino ad una iniziativa che ha avuto una eco positiva nell'opinione pubblica. Le due categorie proseguiranno su questa strada nel nome della legalità e del ricordo di quanti sono stati uccisi dal piombo mafioso".
"Ringraziamo cronisti e magistrati - ha detto il nipote di una delle vittime, Marino Fardelli, consigliere comunale a Cassino - per avere ricordato i nostri caduti. Sono passati 45 anni dalla strage del 1963 ma il ricordo delle sette vittime è sempre vivo nei cuori dei familiari, di quanti li hanno conosciuti, e, in generale della gente".
Il vice-sindaco di Palermo, Mario Milone, ha sottolineato che "il ricordo delle vittime di Ciaculli non sarà mai cancellato. La lotta alla mafia passa anche attraverso le iniziative come quelle che si organizzano qui al Giardino della Memoria".