Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Il governatore più amato d'Italia

Mentre Raffaele Lombardo incassa il gradimento della genta, la magistratura cerca fra le carte...

04 marzo 2009

Secondo il 'Monitor Regione', realizzato da Ekma e pubblicato in esclusiva sul quotidiano online Affaritaliani.it, per quel che riguarda il gradimento dei governatori, Raffaele Lombardo non solo conferma la prima posizione nella classifica relativa alla soddisfazione dell'operato dei presidenti di Regione, ma incrementa il suo consenso passando dal 63,1% dello scorso luglio all'attuale 68,3%, conquistando anche il primato per l'incremento del risultato con un +5,2 per cento.
Seconda posizione confermata anche per il governatore della Lombardia Roberto Formigoni che guadagna 4,7 punti rispetto alla rilevazione precedente, attestandosi al 64,9 per cento. Giancarlo Galan (Veneto) sale sul podio, al terzo posto con il 58,5 per cento (+3,3 per cento) e sorpassa quindi la Presidente dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti al quarto posto con il 56 per cento, unica donna a presiedere una Regione e stabile rispetto a luglio.
Il segno positivo comunque lo conquistano 13 presidenti sui 16 rilevati (mancano infatti i neo eletti governatori di Abruzzo e Sardegna), ed è Antonio Bassolino quello che perde di più (-3,3 per cento) arrivando a un 32 per cento. Le regioni dove più alto è l'indice di soddisfazione per i servizi erogati sono Valle d'Aosta con il 63,9 per cento, Friuli Venezia Giulia con il 57,6 per cento e l'Emilia Romagna con il 56,8 per cento.

Complessivamente i dati positivi dei presidenti, non si ritrovano nei servizi, infatti l'indicatore medio (dato dal livello di soddisfazione espresso dai cittadini su 16 servizi: agricoltura, ambiente, attività produttive, cultura, politiche per la famiglia, politiche sociali, formazione professionale, lavori pubblici, mobilità, protezione civile, rifiuti, sanità, scuola, sport, turismo e sicurezza) presenta per 17 regioni su 19 il segno negativo. 

Ritornando al "primo in classifica" Raffaele Lombardo, se da un lato in questi giorni ha potuto godere dalla soddisfazione d'essere stato rieletto per acclamazione segretario del partito da lui fondato, il Movimento per l'Autonomia, e d'esser venuto a conoscenza i quanto è alto il gradimento che i siciliani provano per lui, da un altro lato ha dovuto incassare un amaro colpo dalla magistratura che, sta indagando su delle presunte consulenze milionarie per la Provincia di Catania assegnati proprio da Lombardo, quando ne era presidente.
Nei giorni scorsi gli agenti della Guardia di finanza hanno acquisito tutti gli atti relativi alla raffica di nomine di dirigenti a contratto, di consulenti, di collaboratori, disposte da Lombardo, dal giugno del 2003 sino a febbraio del 2008, prima di dimettersi per candidarsi alla Regione.

Ottantadue gli incarichi attribuiti in quel periodo, per un totale di 2 milioni 269 mila euro. Le indagini, affidate al pm Alessandra Chiavegatti, sono coordinate dal procuratore capo Vincenzo D'Agata. Si tratta, per il momento, dell'apertura di un fascicolo di "atti relativi" e non è stato emesso alcun avviso di garanzia. "E' un'indagine avviata dopo un esposto - ha detto il procuratore - il sequestro degli atti è un atto dovuto".
I magistrati hanno cominciato a verificare se i membri dello staff o gli esperti prescelti fossero in possesso dei titoli richiesti e se la loro assunzione fosse motivata da esigenze d'organico. L'attività istruttoria, dicono in Procura a Catania, è cominciata con la pubblicazione sul sito web Il dito.it di un elenco di una lista di 220 atti con cui Lombardo ha assunto, incaricato o riconfermato altrettanti consulenti, collaboratori, esperti (LEGGI). Per una spesa complessiva di 4 milioni 3mila 707 euro. Professori, dottori, laureati a vario titolo, avvocati, ma anche tanti senza titolo accademico. 

Dopo l'avvenuto sequestro, il presidente della Regione ha affidato ad una nota la propria risposta: "Dopo più di otto mesi dall'avvio della successione alla presidenza della provincia di Catania, tornano d'attualità una serie di false notizie già usate ad abusate, pubblicate su un sito internet dall'orientamento partitico ben definito". "Per approfondire questa vicenda e l'attività relativa a ogni ramo dell'amministrazione - ha aggiunto - il presidente Lombardo si affida con incondizionata fiducia all'attività della magistratura".

"Nelle cronache di oggi si affastellano dolosamente, allo scopo di suscitare scandalo, notizie - si legge ancora nella nota - su nomine ed incarichi relativi alla direzione dei servizi e degli uffici, delle segreterie particolari degli assessorati, degli incarichi di collaborazione temporanea, delle nomine dei rappresentanti della provincia negli enti e nelle società  partecipate. Tutti incarichi e nomine a tempo determinato. Tutti dotati di copertura finanziaria. Tutti ampiamente collocati nell'ambito della pianta organica dell'ente. Tutti di competenza, per legge, del Presidente della Provincia".
"Sono stati inventati compensi milionari e screditate personalità che anch'esse - con il presidente Lombardo - adiranno le vie legali per - chiosa la nota - tutelare il loro nome, perseguire i reati compiuti e richiedere il risarcimento del danno prodotto".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

04 marzo 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia