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Il governo delle donne

Rosario Crocetta orgoglioso della sua scelta: "Sette donne in giunta, nemmeno in Svezia"

26 novembre 2012

"Mi piace quando si parla della  Madonna come il lato femminile di Dio, che affida alle donne un  grande ruolo e le rende protagoniste. Come sto facendo io in  giunta con sette donne assessore. Roba che neppure in  Svezia...".
Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in visita al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, mostra tutta la sua soddisfazione parlando delle sette donne assessori della sua nuova giunta presentata a sorpresa venerdì scorso (LEGGI).
"In Sicilia - ha aggiunto - le donne sono state spesso isolate, costrette a vedere i figli andar via alla ricerca del  lavoro o a cadere per la guerra di mafia. Ho conosciuto donne che mi hanno strappato lacrime. Nel giorno delle elezioni sono andato al Santuario della Madonna delle Grazie, a Gela. Nelle elezioni o si vince o si perde, ma ci sono cose più importanti nella vita non è il potere che ci deve interessare, ma ci vuole rapporto con noi stessi e una grande fede".

Il presidente Crocetta ha poi parlato dei grandi progetti rimasti al palo, come il rigassificatore di Priolo proposto da Erg e Shell e negli ultimi mesi abbandonato dai due gruppi industriali per via  di un'istruttoria regionale lunga e di un'autorizzazione che non è ancora arrivata. "Se si danno garanzie, se si usano nuove  tecnologie e non c'è pericolo, si può parlare del progetto - ha detto -. Ma non ho capito se il progetto ci sia: cambia il presidente della Regione e nessuno si fa avanti. Erano veramente interessati? È un po' come la vicenda del ponte sullo Stretto: tutti ne parlano ma non ci sono i soldi per farlo. Noi  - ha concluso Crocetta - dobbiamo conciliare il lavoro con la  sicurezza ambientale".
"Maggioranza all'assemblea regionale siciliana? C'è quella del popolo dell'isola", ha detto ancora il presidente della Regione. "Se ai partiti non piace questo modo di governare - ha detto ancora - torniamo alle urne e vediamo cosa ne  pensano i siciliani, che finalmente cominciano a diventare protagonisti e chiediamo loro se questo sistema è quello che vogliono".
Della sua giunta, con sette assessori donna, Crocetta crede che "dei partiti seri ne devono pensare bene, perché - ha concluso - sanno che la politica si fa per servizio nei confronti degli altri e non per spartirsi il potere".

Le sette donne in giunta sono: Lucia Borsellino, funzionario regionale, figlia del magistrato assassinato dalla mafia nel '92, con delega alla Sanità; Mariella Lo Bello, ex segretario della Cgil di Agrigento, con la delega al Territorio e Ambiente; Francesca Basilico D'Amelio, attualmente componente della segreteria tecnica del ministero dell'Università, che sarà assessore all'Economia; Linda Vancheri, funzionaria di Confindustria nissena, che avrà la delega alle Attività produttive; Ester Bonafede, sovrintendente dell'Orchestra sinfonica siciliana, che ha avuto la delega alla Famiglia e al Lavoro; Patrizia Valenti, dirigente area ricerca e sviluppo dell'Università di Palermo, che si occuperà delle Autonomie locali e della Funzione pubblica; Nelli Scilabra, 29 anni studentessa di giurisprudenza a Palermo impegnata da anni in politica, alla Formazione. Quest’ultima, secondo Crocetta espressione di tutti i giovani siciliani, è l’assessore più giovane che il governo siciliano ricordi.

Ma, gli studenti del collettivo universitario autonomo dell'ateneo palermitano hanno bocciato la scelta del governatore Crocetta di nominare una loro coetanea, collega e rappresentante in Senato accademico, Nelli Scilabra, alla guida assessorato regionale alla Formazione.
"Ha fatto bene il suo lavoro di non opposizione alle politiche di smantellamento di scuola e univesità - dice Turi Pirrone, studente di Lettere del collettivo universitario autonomo - e per questo è stata premiata. Crocetta ha mandato ieri una lettera ai giovani che protestano, dicendo che la nomina di Nelli Scilabra ci rappresenta, ma non è così: rappresenta la continuità con la casta che ci governa". (LEGGI LA LETTERA)
"A Palermo in senato accademico ha avallato le politiche deleterie operate dall'ateneo e dal rettore come la tassa sul parcheggio dentro la cittadella universitaria e il nuovo statuto dell'università targato Gelmini - aggiunge lo studente, che frequenta il quarto anno del corso di laurea in Storia -, senza costruire una opposizione vera allo smantellamento del welfare e dei diritti degli universitari. E' una mossa alla Renzi, chi lo dice che se sei giovane rappresenti la discontinuità se poi sei una creatura della casta?".

Franco Battiato: "Bel lavoro, presidente" - "Dovrei veramente aspettare un po' prima di esprimermi, ma mi pare che il presidente Rosario Crocetta stia facendo un bel lavoro, soprattutto nell'eliminazione di alcuni rami secchi". E' la valutazione sulla nuova giunta regionale in Sicilia, di cui fa parte come assessore al Turismo, espressa da Franco Battiato. "Gli assessori che sta prendendo mi sembra che abbiano poco a che fare con la classe politica", ha chiosato l'artista a Firenze, a margine di un'iniziativa per festeggiare i 50 anni di Oranfrizer, storica azienda italiana del settore della produzione di agrumi e spremute fresche, che ha sede a Catania.
"Hanno rimandato indietro all'Unione europea miliardi di euro. Mi auguro che con il presidente Rosario Crocetta le cose cambino, sta scegliendo collaboratori di onestà rappresentativa. Io poi farò osservazioni in campi diversi dal mio", ha affermato ancora Battiato, parlando dei fondi Comunitari per la Sicilia. L'artista ha anche ricordato alcune sue esperienze artistiche come l'Estate catanese: "Dopo - ha osservato - c'è stato l'abisso. Tutto cade nella disattenzione. Sono tutti ladri, ci sono tanti ladri in Italia. Mentre parliamo - ha chiosato Battiato - ora, chissà cosa stanno rubando..."

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, GdS.it, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

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26 novembre 2012
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