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Il Governo di Cartoonlandia... Piero Ricca, un ''puffone'' da 500 €, e la Tavola delle Leggi di Topolinia

Il trentasettenne milanese Piero Ricca non contento...

21 febbraio 2005

Piero Ricca è proprio un incosciente, manco il tempo di essere condannato ad un'ammenda di 500 euro per aver gridato al Cavaliere ''buffone'', o puffone, che subito si mette nella via per ricacciarsi nei guai.

Nel maggio del 2003 Piero Ricca, fuori dall'aula del processo Sme insultò il premier gridandogli  "Buffone, fatti processare, o finirai come Ceausescu". Accusato di ingiuria, la scorsa settimana è stato condannato a pagare 500 euro.
Quella frase gli costò una denuncia per ingiuria da parte di Palazzo Chigi. Ma Piero Ricca, dopo essere stato identificato, tornò nell'aula della prima corte d'Assise per ripetere l'invettiva contro il capo del governo. "Buffone, fatti processare come tutti gli altri. Rispetta la legge, la magistratura, la Costituzione, la democrazia e la dignità degli italiani o farai la fine di Ceausescu o di Don Rodrigo". (leggi qui)

Da sottolineare che il pubblico ministero, Enrica Marinelli, aveva chiesto una condanna a 516 euro.

Ma Piero Ricca, 37 anni, figlio di magistrato, gli esponenti dell'attuale governo proprio non li digerisce e recandosi ad un convegno che il ministro della Giustizia Roberto Castelli stava tenendo a Busto Arsizio, è intervenuto per esternare le proprie impressioni.
"Studi la legge prima di fare il ministro. Lei è il ministro dell'impunità del potere, sarà ricordato per questo. Lei è servo di Previti e Dell'Utri".
"Si vergogni, lei è solo un ignorante", ha replicato Castelli.
Ma l'amichevole scambio non è finito qui.
Infatti ''l'agitatore di Milano''  ha controbattuto dicendo: "Lei ha studiato legge su Topolino", e nel momento in cui tutti si sono girati convinti di trovare al posto di Castelli il commissario Adamo Basettoni, Ricca è stato accompagnato fuori dalla sala da un paio di agenti mentre il ministro diceva: "Lasciatelo pure qui, siamo in un paese democratico".

''Lo denuncerà ?''. E' stato chiesto al ministro Basett... ops!, al ministro Castelli. "Assolutamente no". ''Ma il presidente del Consiglio lo ha fatto'', gli ha fatto notare qualcuno. "Lui era stato offeso - ha replicato Castelli - a me non sembra che mi abbia offeso".
In Padania si usano parole più forti per offendere la gente...

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21 febbraio 2005
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