Il governo dice che sul Ponte deciderà presto
Il ministro Delrio: "Il governo si pronuncerà sicuramente prima della fine della legislatura"
"Sicuramente" nell'arco di questa legislatura il Governo deciderà sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto.
Lo ha detto il ministro dei trasporti e infrastrutture Graziano Delrio in un videoforum di Repubblica Tv, spiegando che si sta valutando e che c'è una Struttura di Missione guidata dal professor Cascetta chiamata a valutare l'utilità delle opere.
"Chi ha paura di fare il ponte perché c'è la criminalità vuol dire che ha paura della criminalità", ha aggiunto, sottolineando che serve una "lotta a corruzione e criminalità organizzata".
Sul ponte sullo stretto "concordo con quello che ha detto il presidente del Consiglio: il ponte alla fine prenderà la sua dimensione di realizzabilità, però prima ci sono altre emergenze che abbiamo nel Mezzogiorno", ha ribadito Delrio. "La valutazione del ponte - ha aggiunto - verrà fatta con piena laicità: io non sono né tra i partigiani del ponte a tutti i costi, né tra i partigiani contro il ponte a tutti i costi. Credo che le opere vadano valutate secondo criteri di utilità". "Mi sembra impossibile che qualcuno pensi che non si potrà mai fare perché i ponti vengono costruiti da sempre in tutto il mondo", ha aggiunto Delrio, ricordando che "ereditiamo una situazione in cui il ponte è stato cancellato dalle prospettive delle opere pubbliche. C'è una legge che dice che non c'è il ponte: lo rivalutiamo", ma prima ci sono tante altre emergenze.
Il ministro, insomma, sgombera il campo dalle obiezioni preconcette, rinviando la discussione a fine legislatura. Una scelta, quest’ultima, contestata sui social-network, tanto da chi è ostile alla Grande Opera e pretende una pronunzia lapidaria, quanto da chi teme che i progetti di Palazzo Chigi siano uno specchietto per le allodole da utilizzare in campagna elettorale.
Nel corso dello stesso intervento, Delrio ha poi esaltato l’opera compiuta della Salerno-Reggio Calabria: "speriamo diventi il simbolo di un paese che fa le cose in maniera non straordinaria, ma normale" ha affermato il ministro, ribadendo l’impegno a terminare nel 2016 i lavori.