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Il Grande Capo

Il terribile Lars von Trier ritorna con una commedia e con una nuova novità: l'automavision

02 gennaio 2007

Noi vi consigliamo...
IL GRANDE CAPO
di Lars vonTrier

Il proprietario di un'azienda di informatica vuole vendere. C'è solo un problema: quando ha creato l'azienda ha inventato un finto capo dietro il quale nascondersi quando doveva prendere decisioni impopolari. I futuri compratori insistono per voler negoziare con il capo in persona, non gli resta che assumere un attore fallito per interpretare il grande capo...


Tit. orig.
Direktøren for det hele
Anno 2006
Data uscita in Italia 05 gennaio 2007
Distribuzione Lucky Red
Durata 99'
Regia e sceneggiatura Lars von Trier
Direttore della fotografia Automavision®
Con Peter Gantzler, Benedikt Erlingsson, Jens Albinus, Fridrik Fridriksson
Genere Grottesco


Dichiarazione del regista
In concomitanza con la partenza di Vibeke Windeløv, che è stata la mia produttrice per dieci anni, e l'arrivo di Meta Louise Foldager al suo posto, intendo riorganizzare le mie attività professionali allo scopo di riscoprire il mio entusiasmo originario per il cinema. Nel corso di questi ultimi anni mi sono sentito sempre più gravato da abitudini e aspettative sterili (le mie e quelle delle altre persone) e sento l'urgenza di mettere ordine. Nei termini dello sviluppo produttivo questo significherà più tempo e condizioni più libere; ad esempio i progetti potranno passare attraverso un vero sviluppo e non dover solo andare incontro a richieste preconcette. Questo in parte è per liberarmi dalla routine, ed in modo particolare dalle strutture scritturali ereditate di film in film. Cercherò di ridurre la portata delle mie produzioni in termini di finanziamento, tecnologia, numero dei componenti della troupe, ed in modo particolare degli attori, ma mi piacerebbe prolungare il tempo necessario a filmare questi ultimi.
Voglio lanciare i miei prodotti su una scala che incontri la natura più ascetica dei film, puntando al mio pubblico. Ad esempio i miei film verranno pubblicizzati in maniera considerevolmente meno clamorosa di quanto è accaduto sino ad oggi, il che significa anche senza anteprime mondiali e festival prestigiosi ed esotici.
Per quanto riguarda le relazioni pubbliche, ho intenzione di ridurne drasticamente la quantità, compensando con un esplorazione più approfondita nella stampa di qualità.
In breve, nel mio cinquantesimo anno sento di essermi guadagnato il privilegio di restringere il campo. Spero che questo tentativo di rivitalizzazione personale porti dei frutti, dandomi la possibilità di incontrare le mie necessità in termini di curiosità e divertimento, e di contribuire con altri film.
Copenaghen, 31 gennaio 2006

Le riprese de IL GRANDE CAPO
AUTOMAVISION® è una regola per girare film (e registrare suoni) sviluppata con l'intento di limitare l'influenza umana formulando le varie possibilità senza meditarle e dando quindi al lavoro una superficie priva di idee libera dalla forza della consuetudine e dell'estetica.
Una volta che il direttore della fotografia ha deciso la migliore posizione e apertura della cinepresa fissa dal punto di vista artistico, viene chiesto ad un computer programmato con una formula a gamma limitata di fornire una lista di possibilità da applicare: panoramiche, obiettivo, apertura, posizionamento verticale e orizzontale, per il suono viene redatta una lista corrispondente di possibilità: filtraggio, livello, ecc. da utilizzarsi una volta che il direttore del suono ha operato le sue scelte. Una volta randomizzati i parametri, il regista, il direttore della fotografia e il direttore del suono possono valutare le modifiche, e decidere di abbandonare la ripresa. Ma ogni volta che la cinepresa si ferma, secondo la regola di Automavision®, bisogna ricominciare tutta la randomizzazione. Per trasformare la maggior parte di queste inquadrature parzialmente randomizzate e delle ambientazioni audio nel film finale, non è permessa nessun altra lavorazione di queste ultime fatta eccezione per un semplice montaggio di assembramento delle scene nell’ordine prestabilito, con suono e immagine legati insieme. In altre parole, non si può apportare alcun cambiamento a livello della gradazione del colore, della manipolazione delle immagini o del missaggio del suono, perchè il materiale verrà trasferito direttamente nella copia destinata alla distribuzione. Nel caso de Il Grande Capo c’era anche una regola che vietava l’uso di illuminazione aggiuntiva oltre quella già presente. Ogni scena del film ha quindi preso forma rispettando le regole di Automavision®, fatta eccezione per quattro brevi interruzioni contenenti i commenti del regista.
Lars von Trier, Filmbyen.
8 maggio 2006

- Lo speciale di Kataweb Cinema

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02 gennaio 2007
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