Il grande Gilberto Gil, con il suo progetto ''Elettroacùstico'', chiude prestigiosamente l'Etnafest 2005
Nel suggestivo scenario dell'Anfiteatro di Zafferana Etnea un'esplorazione nella memoria musicale brasiliana
Gilberto Gil - ''Elettroacùstico''
venerdì 22 luglio - Anfiteatro di Zafferana (Ct), ore 21,00
Il progetto ''Elettroacùstico'' del grande Gilberto Gil concluderà la prestigiosa rassegna Etnafest 2005. A far da cornice a tale evento sarà il suggestivo scenario dell'Anfiteatro di Zafferana Etnea (CT), alle pendici dell'Etna.
Gilberto Gil sarà accompagnato da Sergio Chiavazzoli alle chitarre, Cicero Assis alle tastiere, Marcos Suzano e Gustavo di Dalva alle percussioni. Un'esplorazione nella memoria musicale di Gilberto Gil, all'insegna del suo sperimentalismo e delle sue innovazioni. Un percorso iniziato quando a seguito della dittatura degli anni sessanta, fu costretto ad un lungo e doloroso esilio dal suo Brasile.
Gilberto Gil è nato 63 anni fa a Salvador, la capitale dello stato di Bahia, dove monumenti e strade lo richiamano, lo invocano, lo ricordano a ogni passante.
Gil, protagonista del rinnovamento musicale del suo Paese, è colui che ha dato il via insieme a Caetano Veloso alla nascita del ''tropicalismo'', movimento che partiva dalla bossa nova di Joao Gilberto e Antonio Carlos Jobim per recuperare tratti della musica popolare bahiana e di altri linguaggi dell'intero Nord-Est. La sua è una carriera eccezionale, dallo stile in continua mutazione. Quel che più conta è che Gil è il simbolo del riscatto del negro, è l'emblema dell'afrodiscendente che parla di uguaglianza, di pace, di solidarietà. E' l'artista del NO a barriere, a pregiudizi. E' l'uomo che è dovuto fuggire dal suo paese perseguitato dalla dittatura che lo avrebbe voluto imbavagliato e silente. E' colui che ha conosciuto Jimi Hendrix e i Beatles, che ha girato il mondo dando e ricevendo carisma, intelligenza, talento, e ovunque cantando di schiavi, di negros, di libertà, di disuguaglianze e riscatto della gente povera. Gil canta le favelas, le baracche scintillanti per la gioia di vivere e la capacità di sorridere. La sua musica racconta l'arcobaleno che il popolo brasiliano nasconde nei grandi occhi neri, pieni di orgoglio e determinazione, di forza e bellezza.
Arrestato dal regime militare brasiliano ed esiliato insieme a Caetano Veloso in Inghilterra, Gil collabora, nei suoi tre anni di permanenza, insieme a gente del calibro di Pink Floyd, Yes, The incredible string band e Rod Stewart. Nel 1972 ritorna in Brasile e registra ''Expresso 2222'' e due anni dopo il live ''Ao vivo''. Dal '75 al '79 ha inciso quella che viene definita ''Re-Trilogy'', cioé tre dei suoi dischi più fortunati.
In oltre trent'anni di carriera Gil ha ottenuto undici dischi d'oro, cinque dischi di platino e i suoi album hanno venduto più di cinque milioni di copie.
''Per un cittadino che ama la propria gente, che si interessa dei problemi sociali, che si impegna per cambiare le cose, avere la possibilità di svolgere un ruolo politico è un'occasione unica, da non perdere. Per questo essere il ministro della cultura del mio Brasile per me è un onore''.
Dal gennaio 2003 Gilberto Gil è Ministro della Cultura del governo capeggiato da Lula.