Il grande Palermo del campionato di Coppa Uefa. I rosanero hanno battuto i danesi del Broendby 3-0
PALERMO - BROENDBY 3-0
Palermo (4-2-3-1): Andujar 6 Zaccardo 6 Rinaudo 7 Barzagli 6.5 Grosso 6 (28' st Accardi sv) M. Gonzalez 6.5 (23' st Bonanni sv) Barone 6.5 Corini 6.5 Santana 6 Brienza 6 Makinwa 6.5 (in panchina 1 Santoni, 21 Biava, 23 Terlizzi, 59 Palmitieri, 81 M. Ferri). All.: Del Neri.
Broendby (4-4-2): Ankergren 6.5 Rytter 4.5 Andersen 5 Nielsen 5 (11' st Agger sv) Sennels 5.5 (16' st Mats Jorgensen sv) Daugaard 6 Lantz 6 Retov 6 Rasmussen 6 Lorentzen 5.5 (28' st Christensen sv) Skoubo 6. (in panchina 1 Zaza, 12 Kamper, 13 Schmidt, 24 Absalonsen). All.: M. Laudrup
Arbitro: Dougal (Scozia) 5.5.
Reti: nel pt 26' Makinwa, 46' Rinaudo; nel st 44' Rinaudo.
Angoli: 10-4 per il Palermo.
Recupero: 3' e 0'.
Espulso: nel pt 47' Rytter per doppia ammonizione (il secondo giallo per proteste).
Ammoniti: Rytter per gioco falloso; Corini e Daugaard per gioco scorretto.
Spettatori: 4.521, per un incasso di 58.137,00 euro.
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Prosegue l'avventura del Palermo in coppa Uefa. Le netta vittoria ottenuta ieri sera al Barbera sui danesi del Broendby spalanca alla società di Zamparini lo storico traguardo dei sedicesimi di finale. Alla prima partecipazione in una competizione europea di prestigio, i rosanero sono riusciti a centrare un obiettivo forse insperato alla vigilia, ma ugualmente meritato, che premia a una squadra volenterosa, determinata e - visti i risultati finora ottenuti - assolutamente adatta a reggere l'impatto con l'Europa.
Contro il Brondby di Michael Laudrup, indimenticato campione di Juventus, Lazio e Real Madrid, il Palermo aveva a disposizione due risultati su tre ma alla fine non ha voluto fare sconti - come aveva annunciato alla vigilia l'allenatore Gigi Del Neri - agli avversari, che solo nei primi minuti del match hanno provato seriamente a vincere.
Per il resto, non c'è stata partita: il Palermo ha chiuso i conti già nel primo tempo, grazie a Makinwa e Rinaudo, poi ha concesso scampoli di pura accademia, ma senza mai dar tregua al portiere avversario. Barone, Corini, Mariano Gonzalez e perfino il nigeriano Makinwa, oltre a Brienza, sono apparsi in ottima forma, hanno messo in mostra grande reattività e sono apparsi in grado di creare pericoli quasi senza soluzione di continuità all'allegra retroguardia danese.
Il Brondby, peraltro, ha dovuto giocare tutto il secondo tempo in dieci uomini, a causa dell'espulsione di Rytter che, già ammonito, ha continuato a protestare con l'arbitro per il tocco di Rinaudo con un braccio in occasione del secondo gol.
In dieci, sotto di due gol e con quella retroguardia, al Brondby non è rimasto altro che il ripiegamento difensivo; prima Brienza (gran parata di Ankergren) e poi Santana (palo), però, hanno fallito l'appuntamento con il gol. Ha centrato la rete, invece, Leandro Rinaudo che, sempre di testa, ha messo alle spalle del portiere danese, poi ha dedicato il gol al padre. Una serata davvero magica per lui, palermitano doc del quartiere Kalsa, che da piccolo sognava una maglia rosanero, ma non avrebbe immaginato di segnare da difensore una doppietta davanti al suo pubblico in una partita di Coppa Uefa.
Il Palermo adesso aspetta dall'urna di Nyon un sorteggio benevolo. Vada come vada, comunque, per la squadra rosanero il cammino in Coppa Uefa finora è stato un successo. L'unica nota dolente della serata la quasi totale assenza di pubblico: la fortissima umidità, l'incessante pioggia dei giorni scorsi, la diretta tv hanno tenuto i tifosi lontani dallo stadio Barbera, nonostante l'abbassamento del prezzo dei biglietti. Nei sedicesimi, però, c'è da starne certi, la musica sarà diversa.
Fonte: La Sicilia